Al "Bonomo" di Andria le fratture trattate con la tecnica degli "spine jack"
Si tratta di dispositivi in titanio che rialzano il corpo vertebrale, evitando la cifosi e riducendo il tempo di recupero dei pazienti
mercoledì 30 marzo 2022
8.46
Due fratture delle vertebre causate rispettivamente da un incidente stradale e da una caduta da un albero, di cui erano vittime due pazienti di 62 e 64 anni, sono state trattate e risolte positivamente, per la prima volta nella Asl Bt, con l'ausilio dell'innovativa tecnologia degli spine jack nel reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale "Bonomo" di Andria.
Gli spine jack sono dei dispositivi in titanio che rialzano il corpo vertebrale, evitando la cifosi e riducendo il tempo di recupero dei pazienti - dimessi già 24 ore dopo l'intervento - e risparmiando i costi di impianto protesico con placche e viti, con conseguente riduzione del rischio chirurgico. La dilatazione del dispositivo, durante l'intervento, consente di rimodellare la vertebra fratturata restituendole forma e stabilità di una vertebra sana.
Nella fattispecie, in anestesia locale, sono stati prodotti sulla schiena due taglietti di pochi millimetri in modo da raggiungere la vertebra fratturata in scopia intraoperatoria. Raggiunto il centro della vertebra con un introduttore ed aperti i due spine jack si è rialzato il corpo vertebrale, ripristinandone la forma anatomica originale.
"Questa tipologia di supporti tecnologici in titanio - spiega il dott. Giuseppe Carmine Iaffaldano, direttore facente funzioni della unità operativa di Neurochirurgia dell'Ospedale "Bonomo" di Andria – consente una maggiore rapidità di intervento, permettendo al paziente anche una ripresa lavorativa veloce senza lunghi tempi di degenza. Questo trattamento, specie in età giovanile, porta a ripristinare integralmente la struttura anatomica delle vertebre oggetto di frattura".
Nel 2021 sono state oltre cento le fratture vertebrali trattate dalla Neurochirurgia del "Bonomo" di Andria, perlopiù occorse nei periodi estivi dell'anno e durante la stagione olivicola e di potatura degli alberi.
"Oggi risulta fondamentale nella medicina, ed in particolar modo nella Chirurgia, l'ausilio di strumentazioni tecnologicamente avanzate – afferma Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt - che consentono di effettuare con successo trattamenti per la rapida ripresa dei pazienti, ottimizzando tempi e costi, oltre che riducendo il rischio clinico. L'efficace risoluzione con spine jack di questi due primi casi nell'Asl Bt dimostra l'elevata professionalità della nostra Neurochirurgia e la capacità, oggi indispensabile nella sanità, di utilizzare al meglio gli ausili innovativi che la tecnologia ci offre".
Gli spine jack sono dei dispositivi in titanio che rialzano il corpo vertebrale, evitando la cifosi e riducendo il tempo di recupero dei pazienti - dimessi già 24 ore dopo l'intervento - e risparmiando i costi di impianto protesico con placche e viti, con conseguente riduzione del rischio chirurgico. La dilatazione del dispositivo, durante l'intervento, consente di rimodellare la vertebra fratturata restituendole forma e stabilità di una vertebra sana.
Nella fattispecie, in anestesia locale, sono stati prodotti sulla schiena due taglietti di pochi millimetri in modo da raggiungere la vertebra fratturata in scopia intraoperatoria. Raggiunto il centro della vertebra con un introduttore ed aperti i due spine jack si è rialzato il corpo vertebrale, ripristinandone la forma anatomica originale.
"Questa tipologia di supporti tecnologici in titanio - spiega il dott. Giuseppe Carmine Iaffaldano, direttore facente funzioni della unità operativa di Neurochirurgia dell'Ospedale "Bonomo" di Andria – consente una maggiore rapidità di intervento, permettendo al paziente anche una ripresa lavorativa veloce senza lunghi tempi di degenza. Questo trattamento, specie in età giovanile, porta a ripristinare integralmente la struttura anatomica delle vertebre oggetto di frattura".
Nel 2021 sono state oltre cento le fratture vertebrali trattate dalla Neurochirurgia del "Bonomo" di Andria, perlopiù occorse nei periodi estivi dell'anno e durante la stagione olivicola e di potatura degli alberi.
"Oggi risulta fondamentale nella medicina, ed in particolar modo nella Chirurgia, l'ausilio di strumentazioni tecnologicamente avanzate – afferma Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt - che consentono di effettuare con successo trattamenti per la rapida ripresa dei pazienti, ottimizzando tempi e costi, oltre che riducendo il rischio clinico. L'efficace risoluzione con spine jack di questi due primi casi nell'Asl Bt dimostra l'elevata professionalità della nostra Neurochirurgia e la capacità, oggi indispensabile nella sanità, di utilizzare al meglio gli ausili innovativi che la tecnologia ci offre".