Affrontare i problemi delle persone non autosufficienti per ridurre le disuguaglianze
Ad Andria questo pomeriggio incontro promosso dallo Spi Cgil Bat
martedì 26 settembre 2023
La popolazione nella Bat così come a livello regionale e nazionale diventa sempre più longeva, l'aspettativa di vita aumenta e di pari passo dovrebbero aumentare anche le politiche di intervento sanitario e welfare, oggi al centro dell'attenzione di tutti per garantire assistenza socio sanitaria agli anziani e soggetti fragili non autosufficienti che si trovano in difficoltà economica e sociale. Un tema quello della non autosufficienza, sempre più centrale, sia per quanto riguarda l'assistenza domiciliare integrata che i servizi di assistenza alla persona bisognosa. Le Rsa e Residenze socio sanitarie ed assistenziali confermano un aumento dei costi di compartecipazione alla spesa che oggi più che mai trovano difficoltà del sostegno da parte di un welfare sempre più ridotto rispetto al passato.
Di tutto questo si parlerà martedì 26 settembre alle ore 17.30 ad Andria in un incontro "Non autosufficienti, il diritto di esistere… affrontare i problemi locali per ridurre le disuguaglianze" promosso dallo Spi Cgil Bat che si terrà nella sala del consiglio comunale. Dopo i saluti del sindaco di Andria, Giovanna Bruno, l'apertura dei lavori è affidata a Felice Pelagio, segretario generale Spi Cgil Bat, seguiranno gli interventi del presidente dell'associazione "Diversamente Uguali", Vito Ventafridda, del dott. Michele Cannone, geriatra, di Michele Valente, segretario generale Cgil Bat, di Tiziana Dimatteo, direttrice generale della Asl Bat e della consigliera regionale, Debora Ciliento. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale Spi Cgil Puglia, Gianni Forte. Modera la giornalista, Floriana Tolve.
"La questione della non autosufficienza, rappresenta un vero e proprio banco di prova di civiltà, perché sono proprio le famiglie a sostenerne il peso maggiore, per questo riteniamo che sia importante oggi valorizzare le politiche di welfare e sostengo delle famiglie che hanno in carico persone anziane o fragili da assistere, favorendo percorsi di sostegno economico e di incremento delle istituzioni socio sanitarie a tal fine preposte. È necessario investire in servizi pubblici, efficienti e qualificanti, integrandoli attraverso la rete dei servizi tra socio assistenziale a socio sanitari o di assistenza e cure primarie di base e complementare che risponda meglio ai bisogni di tutela, sicurezza, protezione", spiega il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio.
Lo Spi Cgil e la Cgil Bat sottolineano in tale contesto la necessità improrogabile di "indirizzare le nuove progettualità di servizi e fondi previsti per il mantenimento dell'autonomia e non autosufficienza delle persone anziane, verso il potenziamento dei servizi e cure domiciliari integrate, con interventi infrastrutturali innovativi, la cui gestione è affidata agli Ambiti Territoriali di Zona e ai Distretti Socio Sanitari dell'ASL. Investimenti del PNRR (Missione 5) destinati al potenziamento delle strutture e servizi territoriali ed in parte alla riqualificazione di opere pubbliche, con l'obiettivo di ridurre il divario e le disuguaglianze, implementando i servizi rivolti alle persone fragili. Per raggiungere queste condizioni, bisogna creare sinergie tra programmazione e pianificazione dei bisogni previste nei Piani Sociale di Zona al dialogo costante tra istituzioni sanitarie, territoriale e comunali per meglio intervenire sui servizi domiciliari integrati (ADI – SAD, ecc.) e anche con gli enti del terzo settore e della cooperazione sociale, unendo così tutte le finalizzate in campo, finalizzando la cooperazione alla riduzione delle disuguaglianze sociali".
Di tutto questo si parlerà martedì 26 settembre alle ore 17.30 ad Andria in un incontro "Non autosufficienti, il diritto di esistere… affrontare i problemi locali per ridurre le disuguaglianze" promosso dallo Spi Cgil Bat che si terrà nella sala del consiglio comunale. Dopo i saluti del sindaco di Andria, Giovanna Bruno, l'apertura dei lavori è affidata a Felice Pelagio, segretario generale Spi Cgil Bat, seguiranno gli interventi del presidente dell'associazione "Diversamente Uguali", Vito Ventafridda, del dott. Michele Cannone, geriatra, di Michele Valente, segretario generale Cgil Bat, di Tiziana Dimatteo, direttrice generale della Asl Bat e della consigliera regionale, Debora Ciliento. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale Spi Cgil Puglia, Gianni Forte. Modera la giornalista, Floriana Tolve.
"La questione della non autosufficienza, rappresenta un vero e proprio banco di prova di civiltà, perché sono proprio le famiglie a sostenerne il peso maggiore, per questo riteniamo che sia importante oggi valorizzare le politiche di welfare e sostengo delle famiglie che hanno in carico persone anziane o fragili da assistere, favorendo percorsi di sostegno economico e di incremento delle istituzioni socio sanitarie a tal fine preposte. È necessario investire in servizi pubblici, efficienti e qualificanti, integrandoli attraverso la rete dei servizi tra socio assistenziale a socio sanitari o di assistenza e cure primarie di base e complementare che risponda meglio ai bisogni di tutela, sicurezza, protezione", spiega il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio.
Lo Spi Cgil e la Cgil Bat sottolineano in tale contesto la necessità improrogabile di "indirizzare le nuove progettualità di servizi e fondi previsti per il mantenimento dell'autonomia e non autosufficienza delle persone anziane, verso il potenziamento dei servizi e cure domiciliari integrate, con interventi infrastrutturali innovativi, la cui gestione è affidata agli Ambiti Territoriali di Zona e ai Distretti Socio Sanitari dell'ASL. Investimenti del PNRR (Missione 5) destinati al potenziamento delle strutture e servizi territoriali ed in parte alla riqualificazione di opere pubbliche, con l'obiettivo di ridurre il divario e le disuguaglianze, implementando i servizi rivolti alle persone fragili. Per raggiungere queste condizioni, bisogna creare sinergie tra programmazione e pianificazione dei bisogni previste nei Piani Sociale di Zona al dialogo costante tra istituzioni sanitarie, territoriale e comunali per meglio intervenire sui servizi domiciliari integrati (ADI – SAD, ecc.) e anche con gli enti del terzo settore e della cooperazione sociale, unendo così tutte le finalizzate in campo, finalizzando la cooperazione alla riduzione delle disuguaglianze sociali".