A Santa Maria Vetere un tesoro che cade a pezzi
Un chiostro affrescato unico nel suo genere, l'appello: "Salviamo la storia"
lunedì 15 maggio 2017
Sono 33 le lunette che raccontano la vita di San Francesco d'Assisi tra storia e leggenda. Corredano un chiostro, unico del genere nella Città di Andria, risalgono agli inizi del 1600. Si tratta di un vero e proprio tesoro nascosto, visibile nell'ex convento di Santa Maria Vetere, patrimonio artistico-culturale da scoprire ma soprattutto da salvare. Qui la storia cade a pezzi insieme all'intonaco che si sta staccando dalle pareti ed a qualche maldestro tentativo di ripristino.
«Si tratta dell'unico chiostro ad Andria che conserva affeschi tanto antichi. Le lunette raccontano la vita di San Francesco, episodi noti e altri meno; i medaglioni ritraggono i martiri e rappresentano il modo in cui sono stati uccisi, alcuni colpiscono per la loro crudezza. Necessitano di interventi urgenti di restauro, è necessario intervenire», spiega il prof. Riccardo Suriano, appassionato di storia della città.
Un piccolo tesoro sconosciuto ai più e gelosamente conservato in questo elegante chiostro nel cuore del quartiere di Santa Maria Vetere, nella casa di riposo gestita dalle suore della Congregazione femminile delle serve dei poveri, «un angolo da riscoprire - racconta il prof. Suriano - ed uno dei poche esempi del genere nel Mezzogiorno d'Italia. L'appello è non solo all'amministrazione ma anche ad enti e fondazioni che si occupano di beni culturali, salviamo la storia».
«Si tratta dell'unico chiostro ad Andria che conserva affeschi tanto antichi. Le lunette raccontano la vita di San Francesco, episodi noti e altri meno; i medaglioni ritraggono i martiri e rappresentano il modo in cui sono stati uccisi, alcuni colpiscono per la loro crudezza. Necessitano di interventi urgenti di restauro, è necessario intervenire», spiega il prof. Riccardo Suriano, appassionato di storia della città.
Un piccolo tesoro sconosciuto ai più e gelosamente conservato in questo elegante chiostro nel cuore del quartiere di Santa Maria Vetere, nella casa di riposo gestita dalle suore della Congregazione femminile delle serve dei poveri, «un angolo da riscoprire - racconta il prof. Suriano - ed uno dei poche esempi del genere nel Mezzogiorno d'Italia. L'appello è non solo all'amministrazione ma anche ad enti e fondazioni che si occupano di beni culturali, salviamo la storia».