Addio precariato, assunti tre storici dipendenti del PNAM
Ieri la cerimonia a Gravina in Puglia, nella sede dell'Ente
martedì 16 luglio 2019
10.15
Dopo oltre 10 anni di precariato arriva la tanto attesa stabilizzazione per 3 lavoratori del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Ieri pomeriggio nella sede dell'Ente l'atto è stato formalizzato con una festosa cerimonia alla presenza del direttore del Parco, Domenico Nicoletti, del presidente vicario Cesare Troia e di alcuni sindaci dei comuni compresi nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Una giornata storica per l'Ente Parco per i lavoratori e per le loro famiglie. A stringere la mano a Pietro Capone precario dal 2007, Luciana Zollo e Chiara Mattia , precarie dal 2005, l'on. prof. Nunzio Angiola invitato per l'occasione. Promotore del provvedimento, arrivato in seguito ad un emendamento, sostenuto proprio dal pentastellato Angiola. Un provvedimento, in coerenza con le linee programmatiche esposte dal Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare,del luglio 2018 , in materia di aree naturali protette, che hanno evidenziato come tra gli interventi normativi da stabilire, occorreva dare priorità "a nuove piante organiche per gli Enti parco e una nuova "governance", prevedendo misure mirate al potenziamento del personale per le amministrazioni degli Enti Parco Nazionale. E quindi non solo riguardo al Parco Alta Murgia ma anche Appennino Lucano, Asinara, Cinque Terre, Sila e Gargano che negli ultimi anni hanno fatto ampio ampio ricorso a personale precario creando e una situazione insostenibile.
"Oggi si dà certezza e dignità a questi lavoratori e alle loro famiglie dopo anni di precariato. Grazie alla fermezza politica di questo governo si è portato a compimento un percorso complesso – afferma l'on. Angiola. Finalmente questi lavoratori, hanno ottenuto il giusto riconoscimento. Una vera e propria azione di stabilizzazione che oltre a restituire serenità al personale in quanto andrà a cancellare in via definitiva quella condizione di incertezza, costituirà una base di partenza di tipo operativo funzionale alle diverse esigenze dell'area protetta".
Una giornata storica per l'Ente Parco per i lavoratori e per le loro famiglie. A stringere la mano a Pietro Capone precario dal 2007, Luciana Zollo e Chiara Mattia , precarie dal 2005, l'on. prof. Nunzio Angiola invitato per l'occasione. Promotore del provvedimento, arrivato in seguito ad un emendamento, sostenuto proprio dal pentastellato Angiola. Un provvedimento, in coerenza con le linee programmatiche esposte dal Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare,del luglio 2018 , in materia di aree naturali protette, che hanno evidenziato come tra gli interventi normativi da stabilire, occorreva dare priorità "a nuove piante organiche per gli Enti parco e una nuova "governance", prevedendo misure mirate al potenziamento del personale per le amministrazioni degli Enti Parco Nazionale. E quindi non solo riguardo al Parco Alta Murgia ma anche Appennino Lucano, Asinara, Cinque Terre, Sila e Gargano che negli ultimi anni hanno fatto ampio ampio ricorso a personale precario creando e una situazione insostenibile.
"Oggi si dà certezza e dignità a questi lavoratori e alle loro famiglie dopo anni di precariato. Grazie alla fermezza politica di questo governo si è portato a compimento un percorso complesso – afferma l'on. Angiola. Finalmente questi lavoratori, hanno ottenuto il giusto riconoscimento. Una vera e propria azione di stabilizzazione che oltre a restituire serenità al personale in quanto andrà a cancellare in via definitiva quella condizione di incertezza, costituirà una base di partenza di tipo operativo funzionale alle diverse esigenze dell'area protetta".