Addio a Teresa Calvano, la guerriera sorridente
È finita la sua lotta contro l'osteosarcoma
giovedì 10 gennaio 2019
23.57
Conobbi Teresa in un assolato pomeriggio estivo, a casa sua, al riparo dai caldi raggi.
Mi colpì di lei l'impavidità con cui si donava, la mancanza di paure con cui raccontava la sua storia: di quel giorno in cui scoprì l'osteosarcoma e di quel percorso ad ostacoli che da quel momento era diventata la sua vita. Me lo raccontò con l'ardore negli occhi, l'incoscienza di una giovane che ha voglia di vivere e quel suo disarmante sorriso.
Teresa, che da anni combatteva contro il tumore, aveva fatto della camera d'ospedale la sua seconda casa, dei medici e gli infermieri un'altra famiglia, delle trasferte sempre una nuova avventura e della community Facebook che le si stringeva intorno una cara confidente di gioie e dolori.
Con le sue Anime Belle e il progetto "(T)urban wave" aveva voluto regalare in sorriso ad altre donne ammalate e con l'associazione Onda d'Urto si era battuta per studiare le cause dei tumori ad Andria.
Quella ragazza che con orgoglio aveva scoperto la testa calva sul web, che aveva insegnato ad altre donne a non provare vergogna per la loro malattia, ieri si è spenta.
Ma se è vero che chi resta nei pensieri degli altri non muore mai, Teresa vivrà per sempre nel cuore di chi da lei ha imparato ad affrontare i momenti peggiori con un sorriso, ad amare la vita.
La redazione di AndriaViva porge le sue condoglianze alla famiglia e a tutte le persone che la conoscevano e l'hanno amata.
Mi colpì di lei l'impavidità con cui si donava, la mancanza di paure con cui raccontava la sua storia: di quel giorno in cui scoprì l'osteosarcoma e di quel percorso ad ostacoli che da quel momento era diventata la sua vita. Me lo raccontò con l'ardore negli occhi, l'incoscienza di una giovane che ha voglia di vivere e quel suo disarmante sorriso.
Teresa, che da anni combatteva contro il tumore, aveva fatto della camera d'ospedale la sua seconda casa, dei medici e gli infermieri un'altra famiglia, delle trasferte sempre una nuova avventura e della community Facebook che le si stringeva intorno una cara confidente di gioie e dolori.
Con le sue Anime Belle e il progetto "(T)urban wave" aveva voluto regalare in sorriso ad altre donne ammalate e con l'associazione Onda d'Urto si era battuta per studiare le cause dei tumori ad Andria.
Quella ragazza che con orgoglio aveva scoperto la testa calva sul web, che aveva insegnato ad altre donne a non provare vergogna per la loro malattia, ieri si è spenta.
Ma se è vero che chi resta nei pensieri degli altri non muore mai, Teresa vivrà per sempre nel cuore di chi da lei ha imparato ad affrontare i momenti peggiori con un sorriso, ad amare la vita.
La redazione di AndriaViva porge le sue condoglianze alla famiglia e a tutte le persone che la conoscevano e l'hanno amata.