Ad un anno dalla morte di padre Civerra, il prete di frontiera

Oggi messa in suo ricordo al SS. Salvatore, il Santuario che per decenni ha diretto

giovedì 21 settembre 2017 10.31
Un anno fa, il 21 settembre del 2016, ad Andria arrivava la notizia che molti non avrebbero mai voluto ricevere. Padre Civerra se n'era andato, e questa volta per sempre. Non in un'altra terra, in un'latra missione, bensì alla "Casa del Padre". Il sacerdote dehoniano, che per decenni ha diretto il Santuario del SS. Salvatore, facendolo diventare praticamente da una chiesetta di campagna a quello che è oggi, morì all'età di 90 anni ad Arco di Trento, dove risiedeva, in una struttura del suo ordine religioso, dopo essere stato colpito da un grave ictus. Nei mesi che hanno preceduto la sua scomparsa tanti sono stati gli andriesi e gli amici che lo hanno voluto incontrare, dopo che, grazie ad una continua terapia, stava riacquistando l'uso del linguaggio ed una certa mobilità, pur non essendo più autosufficiente.

Questa sera, presso il Santuario, alle ore 20.00 ci sarà una santa messa officiata dal rettore Padre Luigi Cicolini in suffragio del "prete di frontiera", antesignano di scenari che qualche decennio più tardi sarebbero stati patrimonio comune. A lui si deve, nella metà degli anni 70 l'avvio di prima della radio e successivamente di una televisione presso il SS. Salvatore.

La radio era Radio C.h.r.i.s.t.u.s. (Centro Hertz Radiofonico Italiano Sacrae Trasmissioni Universae Scripturae), mentre la tv era quella di Tele Dehon, dal nome del fondatore dell'Ordine, il francese Padre Dehon. E' stato, nel suo lungo servizio sacerdotale in varie parti del mondo, dal Regno Unito fino ad arrivare all'Albania, dove si era trasferito da alcuni anni, dove si stava prodigando in una missione dehoniana.