Ad Andria una signora tenta di occupare abusivamente la stanza di un B&B
Pesanti minacce all’host della struttura ricettiva. Sul posto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri
sabato 22 ottobre 2022
12.38
Un fenomeno sempre più dilagante quello di occupare abusivamente le stanze di una struttura alloggiativa. L'ultimo episodio ha coinvolto un B&B di Andria, dove una signora, poco più che trentenne, ha tentato con sua figlia, di circa 16 anni, di proseguire, a titolo gratuito, il pernotto nel B&B, nonostante fosse giunto a termine il suo periodo di prenotazione.
L'host, dopo che ha invitato più volte l'ospite a lasciare l'immobile, è stata pesantemente minacciata dalla stessa e da un uomo (amico della signora), che coinvolto nell'episodio, si è presentato con un pitbull intimorendo la titolare a non rifiutare il pernotto della mamma e della figlia. Per il contraccolpo subito, l'host ha chiamato immediatamente le Forze dell'ordine, mettendo così in fuga i malintenzionati. La pattuglia dei Carabinieri del nucleo radiomobile della locale Compagnia, una volta giunta sul posto, ha raccolto tutte le informazioni legate al concitato e violento episodio, così come sono state acquisite tutte le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti sul luogo. Inoltre, come se non bastasse, nel pomeriggio dello stesso giorno l'ospite contatta l'host dicendole di trovarsi in Questura per avviare una querela contro di lei. Per darle maggiore credibilità, le passa al telefono un uomo che spacciandosi per Ispettore, oltre a rivolgere alla locatrice alcune domande, la invita a presentarsi in Caserma. L'host non convinta di questo fantomatico poliziotto, decide di interrompere la conversazione e di non assecondare le sue richieste. Infatti, grazie a degli accertamenti effettuati in seguito, non è emersa alcuna ufficiale segnalazione proveniente dalla Questura. Tra l'altro, non dimentichiamo, che le modalità di convocazione adottate dalle forze dell'ordine presso i loro uffici sono categoricamente formali, ovvero vengono inviate richieste epistolari oppure sono, come in questo caso, gli stessi agenti di polizia a presentarsi presso l'abitazione dell'interessato o degli interessati.
Il settore hospitality in Italia è un settore in rapido sviluppo. E nonostante l'Italia goda di un impatto economico alto, non esistono ancora strumenti legislativi necessari per tutelare l'attività dell'host dalle occupazioni abusive. Fortunatamente, l'episodio accaduto ad Andria ha avuto un risvolto positivo, dal momento che gli ospiti, spaventati dall'arrivo dei Carabinieri, hanno abbandonato la struttura. Molto spesso, però, è bene rendersi conto che chi occupa un immobile lo sa fare ad arte e che il suo scopo è guadagnare tempo. Farà di tutto per trovare il locatore in errore. E in questo caso le forze dell'ordine non sarebbero in grado di intervenire senza un'ordinanza di un giudice, senza considerare, inoltre, che le tempistiche per uno sfratto sono piuttosto lunghe tanto più quando fra gli occupanti c'è un minore.
Nonostante il problema dell'occupazione abusiva sia piuttosto diffuso in Italia, non c'è ancora chiarezza dal punto di vista legislativo e gli host non sono tutelati abbastanza. Mentre la politica si affanna a studiare come tassare le attività ricettive, sarebbe molto più utile studiare delle leggi in grado di stigmatizzare questo problema, che è a tutti gli effetti una truffa ai danni dei proprietari degli immobili.
L'host, dopo che ha invitato più volte l'ospite a lasciare l'immobile, è stata pesantemente minacciata dalla stessa e da un uomo (amico della signora), che coinvolto nell'episodio, si è presentato con un pitbull intimorendo la titolare a non rifiutare il pernotto della mamma e della figlia. Per il contraccolpo subito, l'host ha chiamato immediatamente le Forze dell'ordine, mettendo così in fuga i malintenzionati. La pattuglia dei Carabinieri del nucleo radiomobile della locale Compagnia, una volta giunta sul posto, ha raccolto tutte le informazioni legate al concitato e violento episodio, così come sono state acquisite tutte le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti sul luogo. Inoltre, come se non bastasse, nel pomeriggio dello stesso giorno l'ospite contatta l'host dicendole di trovarsi in Questura per avviare una querela contro di lei. Per darle maggiore credibilità, le passa al telefono un uomo che spacciandosi per Ispettore, oltre a rivolgere alla locatrice alcune domande, la invita a presentarsi in Caserma. L'host non convinta di questo fantomatico poliziotto, decide di interrompere la conversazione e di non assecondare le sue richieste. Infatti, grazie a degli accertamenti effettuati in seguito, non è emersa alcuna ufficiale segnalazione proveniente dalla Questura. Tra l'altro, non dimentichiamo, che le modalità di convocazione adottate dalle forze dell'ordine presso i loro uffici sono categoricamente formali, ovvero vengono inviate richieste epistolari oppure sono, come in questo caso, gli stessi agenti di polizia a presentarsi presso l'abitazione dell'interessato o degli interessati.
Il settore hospitality in Italia è un settore in rapido sviluppo. E nonostante l'Italia goda di un impatto economico alto, non esistono ancora strumenti legislativi necessari per tutelare l'attività dell'host dalle occupazioni abusive. Fortunatamente, l'episodio accaduto ad Andria ha avuto un risvolto positivo, dal momento che gli ospiti, spaventati dall'arrivo dei Carabinieri, hanno abbandonato la struttura. Molto spesso, però, è bene rendersi conto che chi occupa un immobile lo sa fare ad arte e che il suo scopo è guadagnare tempo. Farà di tutto per trovare il locatore in errore. E in questo caso le forze dell'ordine non sarebbero in grado di intervenire senza un'ordinanza di un giudice, senza considerare, inoltre, che le tempistiche per uno sfratto sono piuttosto lunghe tanto più quando fra gli occupanti c'è un minore.
Nonostante il problema dell'occupazione abusiva sia piuttosto diffuso in Italia, non c'è ancora chiarezza dal punto di vista legislativo e gli host non sono tutelati abbastanza. Mentre la politica si affanna a studiare come tassare le attività ricettive, sarebbe molto più utile studiare delle leggi in grado di stigmatizzare questo problema, che è a tutti gli effetti una truffa ai danni dei proprietari degli immobili.