Ad Andria un ulivo per Giovanni Palatucci, salvò migliaia di ebrei dal genocidio
Domani 11 febbraio ci sarà una breve cerimonia alla presenza del Prefetto, del Questore, del Vescovo e del Sindaco di Andria
giovedì 10 febbraio 2022
12.09
Domani venerdì 11 febbraio, con inizio alle ore 10:30 presso parco IV novembre, la Polizia di Stato, in collaborazione con il Comune di Andria, procederà alla piantumazione di un ulivo con targa di intitolazione alla memoria di Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume, Medaglia d'oro al Merito Civile, riconosciuto "Giusto tra le Nazioni" per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei. Nato a Montella, in provincia di Avellino, nel 1909, Palatucci conseguì la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Torino e, nel 1936, giurò come volontario Vice Commissario di Pubblica Sicurezza.
Nel 1937 venne trasferito alla Questura di Fiume come responsabile dell'Ufficio Stranieri e, successivamente, divenne Commissario e Questore reggente. In quel contesto, riuscì a salvare oltre 5000 ebrei dai campi di sterminio. Con l'accusa formale di cospirazione e intelligenza con il nemico in seguito al «rinvenimento di un piano relativo alla sistemazione di Fiume come città indipendente, tradotto in lingua inglese» che il 13 settembre 1944 venne arrestato dai militari tedeschi e tradotto nel carcere di Trieste. Il 22 ottobre venne trasferito nel campo di lavoro forzato di Dachau, dove morì nel 1945, due mesi prima della liberazione, a soli 36 anni.
Palatrucci, al pari di altri Italiani che si impegnarono a costo della vita nel mettere in salvo tanti ebrei, come Giorgio Perlasca, è riconosciuto tra gli eroi dello Stato di Israele. Infatti il termine "Giusto tra le Nazioni" (in ebraico: חסידי אומות העולם?, Chasidei Umot HaOlam) è stato utilizzato, dopo la seconda guerra mondiale, per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. È inoltre un'onorificenza conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem fin dal 1962, a tutti i non ebrei riconosciuti come "Giusti".
Nel 1937 venne trasferito alla Questura di Fiume come responsabile dell'Ufficio Stranieri e, successivamente, divenne Commissario e Questore reggente. In quel contesto, riuscì a salvare oltre 5000 ebrei dai campi di sterminio. Con l'accusa formale di cospirazione e intelligenza con il nemico in seguito al «rinvenimento di un piano relativo alla sistemazione di Fiume come città indipendente, tradotto in lingua inglese» che il 13 settembre 1944 venne arrestato dai militari tedeschi e tradotto nel carcere di Trieste. Il 22 ottobre venne trasferito nel campo di lavoro forzato di Dachau, dove morì nel 1945, due mesi prima della liberazione, a soli 36 anni.
Palatrucci, al pari di altri Italiani che si impegnarono a costo della vita nel mettere in salvo tanti ebrei, come Giorgio Perlasca, è riconosciuto tra gli eroi dello Stato di Israele. Infatti il termine "Giusto tra le Nazioni" (in ebraico: חסידי אומות העולם?, Chasidei Umot HaOlam) è stato utilizzato, dopo la seconda guerra mondiale, per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. È inoltre un'onorificenza conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem fin dal 1962, a tutti i non ebrei riconosciuti come "Giusti".
Per onorare la sua memoria sarà piantumato un albero presso il parco IV novembre. Nel corso di una breve cerimonia, alla presenza del Prefetto, del Questore, del Sindaco di Andria e delle principali Autorità religiose, civili e militari, sarà scoperta una targa commemorativa, benedetta da Monsignor Luigi Mansi - Vescovo di Andria.
I cittadini sono invitati a partecipare adottando i comportamenti previsti dalle norme anti COVID-19 vigenti.