Ad Andria un pomeriggio culturale dedicato a “La luce di Caravaggio: tra arte, poesia e musica”

L'iniziativa si terrà sabato 13 aprile, alle ore 18:30, presso la sala consiliare del Palazzo di Città

venerdì 12 aprile 2024 13.31
Sabato 13 aprile, alle ore 18.30, presso la sala consiliare del Comune di Andria si terrà l'evento culturale dal titolo "La luce di Caravaggio: tra arte, poesia e musica" con la partecipazione di Franco Leone, scrittore e poeta, nonché Premio Internazionale Biennale di Venezia 2022 per la Letteratura e con l'intervento musicale del Maestro arpista Agostino Turturro.

L'iniziativa è stata organizzata dai Club Lions Murgia Parco Nazionale, Andria Costanza d'Aragona, Minervino Murge Boemondo d'Altavilla e il Club per l'UNESCO di Andria, con patrocinio del Comune di Andria, sempre sensibile a manifestazioni di notevole spessore culturale e con la partnership dell'Istituto superiore "Giuseppe Colasanto" del dirigente scolastico Antonino Strazzeri e del Liceo Classico "Carlo Troya" della dirigente scolastica Dora Guarino. L'incontro sarà moderato dalla giornalista Angela Ciciriello e, dopo i saluti istituzionali della Sindaca, avv. Giovanna Bruno e del Presidente del Consiglio Comunale di Andria, il dott. Giovanni Vurchio, interverranno l'assessora regionale alla cultura, la dott.ssa Grazia Di Bari e l'assessora alla cultura del comune di Andria, la dott.ssa Daniela Di Bari.

La manifestazione, nata da un'idea del dott. Giovanni Vurchio e prontamente condivisa dalla Sindaca Giovanna Bruno, si pone come una presentazione nella quale tre forme d'arte interagiscono e si fondono tra di loro: la pittura, la musica e la poesia con proiezioni delle opere del Caravaggio descritte dalle poesie di Franco Leone tratte dal libro "Caravaggio Poesia della Luce" edito da Secop edizioni Corato. La musica dell'arpa basata sugli spartiti dipinti da Caravaggio conferirà ai quadri la quarta dimensione, quella delle emozioni. Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è stato uno dei più grandi pittori della storia dell'umanità. Ciò che più affascina dell'artista lombardo è il linguaggio della luce capace di scandagliare la spazio in cui i personaggi e gli oggetti in cui sono confinati. Inoltre il Merisi può essere considerato il pittore degli ultimi, perché attingendo i suoi modelli dalla strada li rende protagonisti nelle sue opere e nelle sue pale d'altare.