Ad Andria un convegno dedicato alla conoscenza dell’Ebraismo

Prosegue il ciclo di incontri per l’approfondimento delle religioni monoteiste con i Cavalieri e Dame dell’O.E.S.S.G.

mercoledì 26 febbraio 2020 12.47
A cura di Valentina Chico
Presso la Sezione di Andria dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, in preparazione del pellegrinaggio in Terra Santa, don Francesco Di Corato ha tenuto il secondo incontro di approfondimento sulle religioni monoteiste in particolare sull'Ebraismo, rivolto ai Cavalieri e Dame dell'Ordine e organizzato dall'Assistente Spirituale Comm. Mons Nicola de Ruvo e dal Preside Cav Gr. Cr. dott. Pasquale Ciciriello.
Don Francesco ha innanzitutto esposto che la scrittura sacra nell'Ebraismo è formata dalla Torah che consiste nell'insegnamento dei primi cinque libri, dagli scritti profetici chiamati Nebi'im e dagli scritti sapienziali chiamati Ketùbim. Si è soffermato ad analizzare i capisaldi della teologia Ebraica che sono: Gli ebrei non credono in Gesù perché per loro Dio cammina con l'uomo e non può essere il Dio che muore in croce.
Don Francesco ha poi riportato i fatti fondamentali della storia dell'alleanza tra Dio e il popolo ebraico spiegando che con la creazione ha inizio la relazione uomo-Dio. Abramo lascia tutto ciò che ha per seguire la chiamata di Dio che gli promette una terra e una discendenza numerosa. Isacco e Giacobbe sono i discendenti, coloro con i quali prosegue l'alleanza di Dio con l'uomo. Gli Ebrei, in seguito a varie vicissitudini, sono fatti schiavi in Egitto per 400 anni; Dio sceglie un uomo, Mosè, per liberare il suo popolo e dopo un esilio di quarant'anni gli Ebrei giungono nella Terra Promessa. Giosuè e i giudici sono coloro che succedono a Mosè alla guida del popolo, dirimendo le controversie con coloro che già abitavano la terra. Nel periodo dei re, ai giudici succedono i re Saul, Davide e Salomone e dal 586 al 538 a.C. gli ebrei vivono l'esperienza della deportazione a Babilonia. Saranno liberati dai Persiani e si succederanno varie dominazioni. Sotto la dominazione romana nel 70 d.C., il generale Tito guida il suo esercito alla conquista di Gerusalemme e con la distruzione del Tempio inizia la diaspora, la dispersione degli ebrei nel mondo.

Da allora gli ebrei non hanno avuto più templi, ma si sono sempre riuniti nelle sinagoghe, luoghi istituiti durante l'esilio babilonese per pregare e leggere la Torah. Scompare così la figura del sacerdote e rimane quella del rabbino. Per l'ebreo il giorno sacro è il sabato, da shavat che significa cessare. E' questo il giorno del riposo, in cui l'uomo sospende tutte le attività ordinarie.
Ogni ebreo recita le preghiere quotidiane indossando il manto della preghiera chiamato tallit e i tefillin (filatteri). Le principali feste celebrate sono: la Pasqua celebrazione a memoria della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto, la Pentecoste, la festa delle capanne, la Festa dell'Anno Nuovo e il Giorno dell'espiazione dei loro peccati.

Per gli ebrei le celebrazioni consistono semplicemente nell'ascolto della Parola di Dio senza i sacramenti.
Al termine, il Preside della Sezione di Andria Ciciriello ha invitato i presenti a partecipare al prossimo incontro sulla tematica delle religioni monoteiste, che si terrà il 24 marzo.
convegno dedicato alla conoscenza dell’Ebraismo
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