Ad Andria la storia di una madre, cura suo figlio in coma da 18 anni
Il suo diario diventa un libro. La presentazione giovedì sera con la signora Nunzia Catalano
martedì 30 giugno 2020
14.10
Una storia vera, una storia a tratti incredibile, una storia dolorosa, una storia che andava raccontata. È questo "Ricordati di svegliarti. Diario di lotta e di attesa" il libro appena uscito per Edizioni Ultra, firmato da Nunzia Catalano e dal giornalista Andrea Colasuonno. Il testo sarà presentato giovedì 2 luglio, alle 20:00, presso il chiostro del Seminario Vescovile adiacente alla Biblioteca Diocesana "S. Tommaso d'Aquino", in Largo Seminario 8 ad Andria. La presentazione, a cura del Circolo dei Lettori di Andria e della stessa Biblioteca Diocesana, è la prima uscita pubblica del libro, e sarà alla presenza degli autori. Cosa c'è in "Ricordati di Svegliarti"?
"C'è Emanuele che è in un letto, in coma. E c'è sua mamma che se ne prende cura, da diciotto anni. Da quando il 16 novembre 2001, a ventitré anni, ci fu l'incidente d'auto che ridusse Emanuele in uno stato vegetativo dal quale non è più uscito. C'è un diario che la mamma tiene dal giorno dello schianto, per annotare tutto ciò che succede da quando suo figlio non risponde. E poi c'è un giornalista miscredente, rintracciato dalla mamma per trasformare il diario in libro, che si appassiona alla storia più tragica che gli sia capitata per le mani e decide di raccontarla a partire dall'inizio".
"Ci sono due cani, delle indagini chiuse troppo in fretta, dei dottori crudeli, una burocrazia sfiancante, un fratello pilota d'aereo, un padre che si spegne e poi muore. E infine, ci sono le domande che il giornalista, spietato, pone alla madre: credi in Dio? Perché ci credi? Tuo figlio è felice? Perché speri ancora? Che senso ha tutto questo? E per ogni domanda c'è una risposta. Una storia vera raccontata dalla viva voce di una madre, senza lacrime o nodi in gola, come sfida alla disperazione. Una madre giunta all'ultima speranza, che di essa si è fatta custode, difendendola con il coraggio di chi è consapevole che solo quando quella si esaurirà, sarà davvero tutto finito."
L'ingresso è libero ma con posti limitati nel rispetto dei protocolli di sicurezza stabiliti dall'ordinanza della Regione Puglia. Raccomandiamo la prenotazione (non obbligatoria, ma consigliata), che si può effettuare mandando una mail a circololettoriandria@gmail.com oppure scrivendo in messaggio privato alla pagina Facebook del "Circolo dei Lettori di Andria", unitamente all'indicazione del numero di telefono.
"C'è Emanuele che è in un letto, in coma. E c'è sua mamma che se ne prende cura, da diciotto anni. Da quando il 16 novembre 2001, a ventitré anni, ci fu l'incidente d'auto che ridusse Emanuele in uno stato vegetativo dal quale non è più uscito. C'è un diario che la mamma tiene dal giorno dello schianto, per annotare tutto ciò che succede da quando suo figlio non risponde. E poi c'è un giornalista miscredente, rintracciato dalla mamma per trasformare il diario in libro, che si appassiona alla storia più tragica che gli sia capitata per le mani e decide di raccontarla a partire dall'inizio".
"Ci sono due cani, delle indagini chiuse troppo in fretta, dei dottori crudeli, una burocrazia sfiancante, un fratello pilota d'aereo, un padre che si spegne e poi muore. E infine, ci sono le domande che il giornalista, spietato, pone alla madre: credi in Dio? Perché ci credi? Tuo figlio è felice? Perché speri ancora? Che senso ha tutto questo? E per ogni domanda c'è una risposta. Una storia vera raccontata dalla viva voce di una madre, senza lacrime o nodi in gola, come sfida alla disperazione. Una madre giunta all'ultima speranza, che di essa si è fatta custode, difendendola con il coraggio di chi è consapevole che solo quando quella si esaurirà, sarà davvero tutto finito."
L'ingresso è libero ma con posti limitati nel rispetto dei protocolli di sicurezza stabiliti dall'ordinanza della Regione Puglia. Raccomandiamo la prenotazione (non obbligatoria, ma consigliata), che si può effettuare mandando una mail a circololettoriandria@gmail.com oppure scrivendo in messaggio privato alla pagina Facebook del "Circolo dei Lettori di Andria", unitamente all'indicazione del numero di telefono.