Ad Andria l'IMU sulla prima casa non si pagherà

A dichiararlo stamane il Sindaco Giorgino: oltre un milione di euro da reperire in bilancio

giovedì 5 dicembre 2013 14.07
A cura di Stefano Massaro
E' una contro conferenza stampa a lanciare immediatamente la mossa dell'amministrazione comunale di Andria dopo l'approvazione del Bilancio di previsione 2013 e le proteste delle minoranze a Palazzo di Città (articolo AndriaViva 5 dicembre). E' lo stesso Sindaco Nicola Giorgino con la giunta al gran completo ad annunciare: «L'IMU sulla prima casa non ci sarà, andremo in Consiglio Comunale ed apporremo una variazione di bilancio per rimediare ad un caos normativo che il Governo ha in questo momento in atto. L'aumento delle tariffe è avvenuto a seguito delle rassicurazioni proprio da parte del Governo in un documento siglato con l'ANCI in data 16 novembre 2013».

Il Comune di Andria ha aumentato le tariffe dal 4x1000 al 6x1000 per l'IMU sulla prima casa. Il decreto di abolizione dell'imposta, tuttavia, ha avuto copertura e quindi eliminato la tariffa del 4x1000 con il resto del 2x1000 a dover essere regolarmente intascato dai comuni stessi. Di qui la decisione da parte dell'amministrazione comunale di reperire le risorse necessarie in altri capitoli di bilancio per non gravare sulle tasche dei cittadini e per effetto del decreto governativo che consente entro il 15 dicembre di apportare modifiche al bilancio di previsione 2013. Il differenziale per la Città di Andria ammonta a circa 2milioni e 700mila euro di cui il Governo ha già assicurato la copertura del 60% circa. Di conseguenza in variazione di bilancio sarà necessario trovare un milione e 100 mila euro aggiuntivi per mantenere l'equilibrio: «Reperiremo questi fondi attraverso degli ulteriori tagli alla spesa corrente in particolare al settore Gabinetto - ha dichiarato il Sindaco Giorgino - ed attraverso maggiori accertamenti ed alcuni finanziamenti di altri enti tra cui Regione e Gal».

Dunque niente IMU sulla prima casa ma resta il nodo TARES sul quale lo stesso Primo Cittadino rimarca la bontà dell'azione amministrativa: «Abbiamo rispettato tutto quello che ci è stato imposto dalla legge del Governo Monti - ha dichiarato il Sindaco - non potevamo inventarci nulla se non avere le tariffe più basse possibili. I commercianti pagheranno di più soprattutto in quei settori che producono più rifiuti ma abbiamo già provveduto a dilazionare il pagamento in ben 5 rate e tutta la premialità che la Regione ci dovrà conferire con la restituzione della eco tassa di circa 300mila euro, servirà ad abbattere proprio il TARES per quelli che saranno più tartassati da questo tributo. Altre categorie, come per esempio gli ambulanti, ne trarranno enormi vantaggi con un abbattimento quasi totale della tariffa». Un'ultima battuta per l'Assessore al Bilancio Domenico De Feo: «I tagli continuano ad esserci da parte dello stato centrale e per noi enti sta diventando un miracolo comporre i bilanci. Abbiamo fatto scelte strategiche mantenendo invariati servizi essenziali e mantenendo le tasse al minimo possibile. Anche per gli Assessori sono stati eliminati tutti i rimborsi spesa e continuano a girare per compiti istituzionali a loro spese».
Ad Andria l'IMU sulla prima casa non si pagherà
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