Ad Andria arriva Roberto Ippolito, scrittore e giornalista ospite del Circolo dei Lettori
Si parlerà del delitto Neruda, il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet
lunedì 24 febbraio 2020
Martedì 25 febbraio alle ore 18:30 presso il Museo del Giocattolo la Protablv, in via De Anellis 14 (Ingresso Oasi di san Francesco) Il Circolo dei Lettori di Andria ospita Roberto Ippolito, scrittore e giornalista, che illustrerà la sua stringente e appassionante inchiesta sulla misteriosa morte di Pablo Neruda: Delitto Neruda.
Ippolito raccoglie i fatti e li processa, li ricompone, li inchioda: Cile, 11 settembre 1973, l'instaurazione della dittatura militare di Pinochet, la fine di un sogno. Le case di Pablo Neruda devastate, i suoi libri incendiati nei falò per le strade. Ovunque terrore e morte. Anche la poesia è considerata sovversiva. A dodici giorni dal golpe che depone l'amico Allende, il premio Nobel per la letteratura 1971, il poeta dell'amore e dell'impegno civile, amato nel mondo intero, muore nella Clínica Santa María di Santiago.
Ippolito ha raccolto le prove sostenibili, gli indizi e il movente della fine non naturale di Neruda, sulla scorta dell'inchiesta giudiziaria volta ad accertare l'ipotesi di omicidio, e per questo contrastata in ogni modo da nostalgici e negazionisti.
Protagonista dell'inchiesta, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari di García Lorca, suo grande amico e illustre poeta, ucciso dal regime franchista. Quando subisce una perquisizione a Isla Negra tre giorni dopo il colpo di stato, Neruda dice a un ufficiale: "Cerchi pure, capitano! Qui c'è una sola cosa pericolosa per voi!". "Cosa?". "La poesia!".
Ingresso libero.
Ippolito raccoglie i fatti e li processa, li ricompone, li inchioda: Cile, 11 settembre 1973, l'instaurazione della dittatura militare di Pinochet, la fine di un sogno. Le case di Pablo Neruda devastate, i suoi libri incendiati nei falò per le strade. Ovunque terrore e morte. Anche la poesia è considerata sovversiva. A dodici giorni dal golpe che depone l'amico Allende, il premio Nobel per la letteratura 1971, il poeta dell'amore e dell'impegno civile, amato nel mondo intero, muore nella Clínica Santa María di Santiago.
Ippolito ha raccolto le prove sostenibili, gli indizi e il movente della fine non naturale di Neruda, sulla scorta dell'inchiesta giudiziaria volta ad accertare l'ipotesi di omicidio, e per questo contrastata in ogni modo da nostalgici e negazionisti.
Protagonista dell'inchiesta, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari di García Lorca, suo grande amico e illustre poeta, ucciso dal regime franchista. Quando subisce una perquisizione a Isla Negra tre giorni dopo il colpo di stato, Neruda dice a un ufficiale: "Cerchi pure, capitano! Qui c'è una sola cosa pericolosa per voi!". "Cosa?". "La poesia!".
Ingresso libero.