A scuola di mestieri all'Istituto "Lotti-Umberto I"

Un progetto per contrastare la dispersione scolastica

martedì 16 dicembre 2014
A cura di Stefano Massaro
Scoprire il potenziale spesso nascosto dei giovani durante la delicata fase che li porta dall'adolescenza alla vita adulta e aiutarli a trovare le risorse necessarie per costruire il proprio futuro lavorativo oltre a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e dell'insuccesso formativo recuperando il piacere di stare a scuola e sperimentando percorsi di apprendimento diversi che partono dagli effettivi bisogni e stili cognitivi dei ragazzi. Sono i temi che caratterizzeranno il convegno "A scuola di mestieri – Il gusto di imparare… facendo", organizzato dall'Istituto di Istruzione secondaria superiore 'R. Lotti-Umberto I' nell'auditorium della sede centrale, in via Cinzio Violante, oggi, martedì 16 dicembre alle ore 16,30. La manifestazione rappresenterà anche l'atto conclusivo di un Progetto PON F3, finanziato con fondi europei che ha visto coinvolte in rete l'I.I.S.S. 'R. Lotti-Umberto I', scuola capofila, la Scuola Secondaria di 1° Grado "G. Salvemini", la Scuola Secondaria di 1° Grado "Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri" e il 4° Circolo Didattico ex"Imbriani" e tre partner esterni: la onlus 'Società e Salute' , l'Ordine provinciale dei consulenti del lavoro BAT, e l'ufficio circoscrizionale per l'impiego di Andria.

A coordinare i lavori sarà Tommy Di Bari, scrittore e autore televisivo, il relatore invece sarà Mauro Battuello, direttore della 'Piazza dei mestieri' di Torino. E' proprio dall'incontro con Battuello che si è sviluppata l'idea del progetto. Un gruppo di docenti e di studenti hanno compiuto un viaggio studio nel capoluogo piemontese per osservare da vicino un percorso basato sull'alternanza scuola lavoro. Nel pub, nel ristorante, nella cioccolateria, nelle sale di estetica e nel laboratorio di grafica, i ragazzi della piazza lavorano e creano e questo genera in loro una passione vera per la conoscenza, perché si sentono protagonisti, scoprono l'utilità pratica dello studio e i loro talenti. Da qui l'idea di sviluppare un percorso simile anche nelle scuole di Andria.

«Da qui è nato il percorso "A scuola di mestieri" - ha detto il Dirigente Scolastico, Pasquale Annese - con il quale si è pensato di realizzare interventi di formazione in contesti diversi dalle aule, più vicini alle motivazioni e al sentire dei ragazzi. Dal cestaio i ragazzi hanno conosciuto un'antica arte che si è persa nel tempo, realizzando cesti e canestri con materiali naturali e tipici del luogo, virgulti di ulivo e canne; dal pizzaiolo hanno conosciuto le caratteristiche degli ingredienti per realizzare gustose pizze; nella confetteria hanno scoperto il segreto della produzione dei nostri inconfondibili tenerelli, realizzati con prodotti tipici del luogo; con il meccanico si sono cimentati nella conoscenza delle parti del motore e del suo funzionamento; dal barbiere hanno appreso le nuove tecniche dei tagli e delle acconciature; con il muratore hanno seguito le varie fasi del progetto di un palazzo sino alla sua costruzione. In tutte le "botteghe" i ragazzi hanno mostrato da subito un'insolita curiosità, non solo durante la parte teorica di presentazione dei vari mestieri, ma soprattutto nell'attività pratica».

La sinergia tra le diverse scuole ha, poi, consentito di sperimentare una didattica flessibile e dinamica su 244 ragazzi con gli studenti in situazione concreta per maturarne le proprie competenze inserendoli in concreti contesti di vita quali il laboratorio, la bottega, la web tv, il campo di calcio. Anche docenti e genitori dei ragazzi, guidati da esperti, hanno seguito interessanti percorsi di formazione.