«A Scuola di Adozione - piccole strategie di accoglienza»
Come aiutare un bambino adottato ad inserirsi nell'ambiente scolastico?. Evento in programma sabato 12 gennaio, presso la galleria «Spa Società per l'Arte, alle 18.30»
martedì 8 gennaio 2013
10.01
Sabato, 12 gennaio ore 18.30 presso la galleria SpA Società per l'Arte, sita in via Flavio D'Excelsis 22/24 (nei pressi di Palazzo ducale) Andria si svolgerà l'iniziativa A Scuola di Adozione - piccole strategie di accoglienza
L'evento sarà introdotto da Antonella Capurso e vedrà l'intervento di Rosalinda Cassibba (Direttore Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bari) ed Anna Guerrieri (Presidente Genitori si diventa onlus e componente del gruppo di lavoro ministeriale sul tema scuola, adozione e affido)
Nonostante oggi si parli molto di adozione, tantissime sono le difficoltà che i figli adottivi incontrano a scuola.
La scarsa attenzione spesso riservata alla loro particolare condizione, genera vissuti di profondo disagio. Anche gli insegnanti, desiderosi di affrontare con sensibilità ed efficacia le situazioni più complesse, sono sprovvisti di informazioni chiare e di strumenti adeguati per fronteggiare i problemi relazionali e le difficoltà di apprendimento.
La presenza nelle classi di molte realtà complesse che rivendicano il diritto di essere nominate e osservate nella loro specificità, impone la necessità di una riflessione più approfondita e invita insegnanti, genitori e operatori a trovare risposte che le comprendano tutte senza appiattirle in un disegno unico, ad una sola dimensione.
Le famiglie della sezione cittadina di Genitori si diventa onlus, invitano pertanto Dirigenti scolastici, insegnanti, educatori e genitori a prendere parte all'incontro.
L'associazione Genitori si diventa onlus, presente da più di dieci anni in molte città italiane, promuove campagne di sensibilizzazione e informazione sulle realtà dei bambini in stato di abbandono; fornisce alle coppie che desiderano adottare o che già hanno figli una rete di sostegno strutturata attraverso gruppi di mutuo aiuto pre e post adozione; si occupa in particolare di tematiche relative alla scuola e all'accoglienza sociale dei bambini, contribuendo così a sostenere un movimento di idee in cui l'attenzione verso i bambini e le bambine adottati sia incentrata sulle loro risorse, le loro specificità e le loro necessità.
L'evento sarà introdotto da Antonella Capurso e vedrà l'intervento di Rosalinda Cassibba (Direttore Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bari) ed Anna Guerrieri (Presidente Genitori si diventa onlus e componente del gruppo di lavoro ministeriale sul tema scuola, adozione e affido)
Nonostante oggi si parli molto di adozione, tantissime sono le difficoltà che i figli adottivi incontrano a scuola.
La scarsa attenzione spesso riservata alla loro particolare condizione, genera vissuti di profondo disagio. Anche gli insegnanti, desiderosi di affrontare con sensibilità ed efficacia le situazioni più complesse, sono sprovvisti di informazioni chiare e di strumenti adeguati per fronteggiare i problemi relazionali e le difficoltà di apprendimento.
La presenza nelle classi di molte realtà complesse che rivendicano il diritto di essere nominate e osservate nella loro specificità, impone la necessità di una riflessione più approfondita e invita insegnanti, genitori e operatori a trovare risposte che le comprendano tutte senza appiattirle in un disegno unico, ad una sola dimensione.
Le famiglie della sezione cittadina di Genitori si diventa onlus, invitano pertanto Dirigenti scolastici, insegnanti, educatori e genitori a prendere parte all'incontro.
L'associazione Genitori si diventa onlus, presente da più di dieci anni in molte città italiane, promuove campagne di sensibilizzazione e informazione sulle realtà dei bambini in stato di abbandono; fornisce alle coppie che desiderano adottare o che già hanno figli una rete di sostegno strutturata attraverso gruppi di mutuo aiuto pre e post adozione; si occupa in particolare di tematiche relative alla scuola e all'accoglienza sociale dei bambini, contribuendo così a sostenere un movimento di idee in cui l'attenzione verso i bambini e le bambine adottati sia incentrata sulle loro risorse, le loro specificità e le loro necessità.