A Natale per i doni si punta sull'enogastronomia
Lo sostiene la Coldiretti
sabato 9 dicembre 2023
10.32
Boom in Puglia dei regali utili che trovano spazio sotto l'albero, dove al top delle scelte ci sono i cesti enogastronomici per tutti i gusti e per tutte le tasche, dal patriottico al low cost, dal beauty al lusso, senza dimenticare la solidarietà e il fai da te, ma anche l'olio Evo quest'anno è molto gettonato, soprattutto in packaging di pregio e formato cadeau. E' quanto emerge dall'indagine di Coldiretti Puglia nei mercati di Campagna Amica con la corsa agli acuisti e ai regali in prossimità delle festività natalizie.
I rincari dei prezzi spinti dalla crisi energetica per le guerre in corso spingono dunque quest'anno verso spese utili che – continua la Coldiretti regionale – premiano soprattutto il cibo che risulta la migliore garanzia sull'originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è proprio quella della presenza personale del produttore agricolo che – sottolinea la Coldiretti Puglia – può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati.
Un successo – spiega Coldiretti regionale – spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque – sottolinea la Coldiretti – quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l'olio extravergine di oliva e il cotechino e lo zampone. Quest'anno la spesa media per i cesti di Natale sarà di 53 euro, secondo Coldiretti/Ixe', seppur con notevoli differenze tra le famiglie. Se un 21% si conterrà sotto i 30 euro, un altro 38% si orienterà tra 30 e 50 euro, un 32% si spingerà fino a 100 euro e una minoranza del 6% andrà anche oltre.
La tendenza è però verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive. Si va dal patriottico al solidale, dal beauty al low cost spinto delle nuove sensibilità maturate con la crescente difficoltà in cui si trovano molti cittadini. I cesti di Natale patriottici Made in Italy possono essere innovativi o tradizionali con i tesori della tavola salvati dall'estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, economici o di lusso, ricchi di carni e salumi o vegetariani sempre garantiti 100% italiani anche per il riso, l'extravergine o il grano utilizzato nella pasta e addirittura nel pandoro o nel panettone.
Attenti però al cesto pericoloso che dietro la convenienza del prezzo può nascondere preoccupanti sorprese. Nella black list dei cibi più pericolosi stilata dalla Coldiretti sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf) dell'ultimo anno, ci sono infatti alimenti che spesso trovano spazio sugli scaffali o nei cesti tipici del Natale, I pericoli maggiori per la salute dei consumatori italiani – continua la Coldiretti – sono venuti infatti dai fichi secchi della Turchia per le aflatossine ma molto pericolosi anche i pistacchi da Turchia, Iran e anche Stati Uniti per l'elevato contenuto di aflatossine cancerogene nonché le erbe e le spezie dall'India e i litchi dalla Cina per la presenza di pesticidi oltre i limiti consentiti, ma non mancano neppure le cozze dalla Spagna a rischio salmonella o le ostriche francesi al norovirus che hanno provocato violente gastroenteriti. In Italia – precisa la Coldiretti – oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall'estero (86%).
Per chi sfida la crisi c'è il cesto di lusso che può mettere in bella mostra una bottiglia di spumante con gli Swarovsky da collezione oppure una di pregiato aceto balsamico di Modena stravecchio, o ancora un tartufo bianco o una confezione di zafferano Made in Italy mentre per chi punta sulla sobrietà – continua la Coldiretti – c'è il cesto low cost con prodotti semplici della campagna, dalla farina per polenta, ma anche la frutta di stagione Made in Italy.
Non solo cibo però, per i più vanitosi quello più adatto – continua la Coldiretti – è il cesto dell'agricosmesi, sia per lui che per lei, che spazia dal dopobarba alla calendula e proteine della seta allo shampoo e docciaschiuma all'extravergine, fino al tonico e alla maschera viso alla bava di lumaca.
I più attenti agli altri invece possono optare per un cesto sociale dove protagonisti sono i prodotti realizzati da comunità di recupero, centri di assistenza per disabili o ex detenuti mentre l'affermarsi di una nuova sensibilità green ha fatto aumentare l'offerta di cesti a chilometri zero con i prodotti locali e biologici acquistati nei mercati di Campagna Amica dove è possibile partecipare all'iniziativa della Coldiretti la spesa sospesa per donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero consegnate in accordo con i Comuni e le Parrocchie.
I rincari dei prezzi spinti dalla crisi energetica per le guerre in corso spingono dunque quest'anno verso spese utili che – continua la Coldiretti regionale – premiano soprattutto il cibo che risulta la migliore garanzia sull'originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è proprio quella della presenza personale del produttore agricolo che – sottolinea la Coldiretti Puglia – può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati.
Un successo – spiega Coldiretti regionale – spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque – sottolinea la Coldiretti – quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l'olio extravergine di oliva e il cotechino e lo zampone. Quest'anno la spesa media per i cesti di Natale sarà di 53 euro, secondo Coldiretti/Ixe', seppur con notevoli differenze tra le famiglie. Se un 21% si conterrà sotto i 30 euro, un altro 38% si orienterà tra 30 e 50 euro, un 32% si spingerà fino a 100 euro e una minoranza del 6% andrà anche oltre.
La tendenza è però verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive. Si va dal patriottico al solidale, dal beauty al low cost spinto delle nuove sensibilità maturate con la crescente difficoltà in cui si trovano molti cittadini. I cesti di Natale patriottici Made in Italy possono essere innovativi o tradizionali con i tesori della tavola salvati dall'estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, economici o di lusso, ricchi di carni e salumi o vegetariani sempre garantiti 100% italiani anche per il riso, l'extravergine o il grano utilizzato nella pasta e addirittura nel pandoro o nel panettone.
Attenti però al cesto pericoloso che dietro la convenienza del prezzo può nascondere preoccupanti sorprese. Nella black list dei cibi più pericolosi stilata dalla Coldiretti sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf) dell'ultimo anno, ci sono infatti alimenti che spesso trovano spazio sugli scaffali o nei cesti tipici del Natale, I pericoli maggiori per la salute dei consumatori italiani – continua la Coldiretti – sono venuti infatti dai fichi secchi della Turchia per le aflatossine ma molto pericolosi anche i pistacchi da Turchia, Iran e anche Stati Uniti per l'elevato contenuto di aflatossine cancerogene nonché le erbe e le spezie dall'India e i litchi dalla Cina per la presenza di pesticidi oltre i limiti consentiti, ma non mancano neppure le cozze dalla Spagna a rischio salmonella o le ostriche francesi al norovirus che hanno provocato violente gastroenteriti. In Italia – precisa la Coldiretti – oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall'estero (86%).
Per chi sfida la crisi c'è il cesto di lusso che può mettere in bella mostra una bottiglia di spumante con gli Swarovsky da collezione oppure una di pregiato aceto balsamico di Modena stravecchio, o ancora un tartufo bianco o una confezione di zafferano Made in Italy mentre per chi punta sulla sobrietà – continua la Coldiretti – c'è il cesto low cost con prodotti semplici della campagna, dalla farina per polenta, ma anche la frutta di stagione Made in Italy.
Non solo cibo però, per i più vanitosi quello più adatto – continua la Coldiretti – è il cesto dell'agricosmesi, sia per lui che per lei, che spazia dal dopobarba alla calendula e proteine della seta allo shampoo e docciaschiuma all'extravergine, fino al tonico e alla maschera viso alla bava di lumaca.
I più attenti agli altri invece possono optare per un cesto sociale dove protagonisti sono i prodotti realizzati da comunità di recupero, centri di assistenza per disabili o ex detenuti mentre l'affermarsi di una nuova sensibilità green ha fatto aumentare l'offerta di cesti a chilometri zero con i prodotti locali e biologici acquistati nei mercati di Campagna Amica dove è possibile partecipare all'iniziativa della Coldiretti la spesa sospesa per donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero consegnate in accordo con i Comuni e le Parrocchie.