A Natale nasce l’«Associazione degli amici del Teatro Astra»

Il prof. Suriano: «È scandaloso che la nostra città non abbia più un dignitoso teatro pubblico»

martedì 27 dicembre 2016 19.21
Promuovere la riapertura, il recupero e l'acquisizione eventuale dello storico Teatro Astra di Andria. È l'obiettivo dell'associazione nata a Natale "Amici del Teatro Astra" su iniziativa del CO.ADO. (Comitato cittadino Adozione del 1° Vicolo San Bartolomeo – La via di Andria più piccola del mondo) con sede in piazza Duomo, 13, presso l'associazione della comunità dei braccianti "sez. don Riccardo Zingaro". Il referente è il prof. Riccardo Suriano, già docente di lettere, esperto di storia locale e coordinatore socio-culturale della Comunità dei braccianti, si tratta spiega il prof. Suriano di «un'associazione spontanea di volontariato e senza scopi di lucro. È scandaloso, assurdo, inconcepibile, insopportabile che la nostra città di oltre centomila abitanti, capoluogo di provincia, ricca di un vastissimo patrimonio storico, civile e sociale, a cominciare dal "Colosso del medioevo", cioè di Castel del Monte, patrimonio dell'umanità, non abbia più un dignitoso teatro pubblico».

«È anche assurdo e disdicevole lo stato di completo abbandono, di massimo degrado in cui versa l'ex Teatro Astra, nel centralissimo Corso Cavour, di fronte alla sede dell'Oratorio Salesiano "Don Bosco". Sta di fatto che da venerdì 24 dicembre 2016, il CO.ADO. raccoglie le firme di tutti i cittadini benpensanti, residenti e non, che intendono premere per la rinascita del glorioso Teatro Astra».

«Le firme, che non impegnano né in denaro né in altro, si raccolgono presso la sede dell'associazione della comunità dei braccianti nella centralissima Piazza Duomo, 13. Il secondo punto di raccolta firme è in via De Gasperi, 13 presso il Gran Bar Caffetteria "La stella". L'invito – conclude Suriano – è esteso a tutti coloro che hanno a cuore non solo il Teatro Astra ma anche la crescita civile, sociale e culturale della nostra beneamata città. Unitevi tutti a noi del CO.ADO., ne saremo grati per sempre!».