A lezione di legalità: la scuola "Rosmini" incontra Giuseppe Costanza, autista del giudice Giovanni Falcone
È sopravvissuto alla strage di Capaci, di cui ricorre quest'anno il 30° anniversario
domenica 1 maggio 2022
In occasione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio, per commemorare le figure dei due giudici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai quali sono intitolati i due plessi di scuola primaria dell'8° C.D. "Rosmini" di Andria, la scuola ha incontrato Giuseppe Costanza, autista e uomo di fiducia del giudice Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci. L'iniziativa è inserita nell'ambito del progetto di educazione alla legalità "Le memorie di tutti", promosso dal Ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Falcone, che culminerà nella manifestazione del prossimo 23 maggio nel plesso Falcone della scuola Rosmini, in via Barletta. L'incontro, tenutosi in videoconferenza e in collegamento con Palermo, ha visto la presenza di alunni, genitori, docenti e personale scolastico, in una grande significativa lezione collettiva nella quale la scuola si è aperta al territorio per discutere insieme sul futuro di tutti.
La testimonianza del signor Costanza è arrivata potente alla mente e al cuore della comunità scolastica che ha partecipato numerosa all'incontro. Il racconto degli otto anni vissuti accanto al giudice Falcone, del lavoro impegnativo e rischioso, della dedizione, del sacrificio, della determinazione nel perseguire la ricerca della verità e della giustizia, ha emozionato adulti e bambini. Giuseppe Costanza, usando parole semplici e profonde, ha suscitato grande ammirazione e trasmesso, a chi lo ha ascoltato, un forte desiderio di giustizia e di amore per il nostro paese; un paese martoriato, ma anche pieno di grandi uomini, di eroi che hanno dato la vita per il nostro futuro e per costruire una grande società civile ispirata ai valori della Costituzione e sempre unita per sconfiggere l'illegalità. Gli uomini coraggiosi – dice Giuseppe Costanza – non devono mai essere lasciati soli e la memoria di ciò che è stato va trasmessa ai più piccoli per portare avanti l'pera iniziata. Questa testimonianza sentita e vissuta in prima persona ha fatto trasparire amarezza, rabbia, delusione, impotenza ma anche e soprattutto coraggio, speranza e fiducia nelle nuove generazioni. I bambini sono rimasti affascinati da tanta saggezza espressa con la semplicità e la fermezza di un nonno che racconta storie vere e vissute. Gli adulti, gli educatori e i genitori presenti, sono rimasti colpiti dal valore morale e educativo della testimonianza, entrata nel cuore di tutti.
«La costruzione della legalità - ha affermato il signor Costanza, rispondendo alle numerose domande di bambini e adulti - inizia con le prime regole impartite dalla famiglia e diviene stile di vita solo se tutte le agenzie educative perseguono i medesimi obiettivi lavorando in modo sinergico. La scuola resta il luogo privilegiato nel quale i bambini, ogni giorno, sperimentano soddisfazioni, difficoltà e paure, imparando a diventare "adulti" capaci di pensiero critico e curioso: grande messaggio pedagogico che lega la scuola, la famiglia e la società civile in una fondamentale alleanza per superare le numerose emergenze educative dilaganti».
«Grazie Giuseppe Costanza per questa grande opportunità: ci siamo sentiti uniti nell'essere divulgatori autentici e gioiosi di semi di legalità!», hanno dichiarato il Preside Zingarelli e la comunità scolastica dell'8° Circolo Didattico "Antonio Rosmini".
La registrazione dell'incontro è disponibile sul sito della scuola www.rosmini.edu.it
La testimonianza del signor Costanza è arrivata potente alla mente e al cuore della comunità scolastica che ha partecipato numerosa all'incontro. Il racconto degli otto anni vissuti accanto al giudice Falcone, del lavoro impegnativo e rischioso, della dedizione, del sacrificio, della determinazione nel perseguire la ricerca della verità e della giustizia, ha emozionato adulti e bambini. Giuseppe Costanza, usando parole semplici e profonde, ha suscitato grande ammirazione e trasmesso, a chi lo ha ascoltato, un forte desiderio di giustizia e di amore per il nostro paese; un paese martoriato, ma anche pieno di grandi uomini, di eroi che hanno dato la vita per il nostro futuro e per costruire una grande società civile ispirata ai valori della Costituzione e sempre unita per sconfiggere l'illegalità. Gli uomini coraggiosi – dice Giuseppe Costanza – non devono mai essere lasciati soli e la memoria di ciò che è stato va trasmessa ai più piccoli per portare avanti l'pera iniziata. Questa testimonianza sentita e vissuta in prima persona ha fatto trasparire amarezza, rabbia, delusione, impotenza ma anche e soprattutto coraggio, speranza e fiducia nelle nuove generazioni. I bambini sono rimasti affascinati da tanta saggezza espressa con la semplicità e la fermezza di un nonno che racconta storie vere e vissute. Gli adulti, gli educatori e i genitori presenti, sono rimasti colpiti dal valore morale e educativo della testimonianza, entrata nel cuore di tutti.
«La costruzione della legalità - ha affermato il signor Costanza, rispondendo alle numerose domande di bambini e adulti - inizia con le prime regole impartite dalla famiglia e diviene stile di vita solo se tutte le agenzie educative perseguono i medesimi obiettivi lavorando in modo sinergico. La scuola resta il luogo privilegiato nel quale i bambini, ogni giorno, sperimentano soddisfazioni, difficoltà e paure, imparando a diventare "adulti" capaci di pensiero critico e curioso: grande messaggio pedagogico che lega la scuola, la famiglia e la società civile in una fondamentale alleanza per superare le numerose emergenze educative dilaganti».
«Grazie Giuseppe Costanza per questa grande opportunità: ci siamo sentiti uniti nell'essere divulgatori autentici e gioiosi di semi di legalità!», hanno dichiarato il Preside Zingarelli e la comunità scolastica dell'8° Circolo Didattico "Antonio Rosmini".
La registrazione dell'incontro è disponibile sul sito della scuola www.rosmini.edu.it