A convegno gli infermieri dei collegi di Bari e della Bat
Codice deontologico, rinnovo dei contratti ed università al centro del dibattito
mercoledì 24 maggio 2017
Nuovo Codice deontologico, rinnovo dei contratti, l'infermieristica in Università: saranno questi gli argomenti di discussione in occasione della tre giorni, dal giovedì 25 a sabato 27 maggio, organizzata dai Collegi Ipasvi di Bari e della Bat, a Pugnochiuso, dal titolo "Rafforzare l'autorità dell'infermieristica italiana nei suoi ambiti di sviluppo".
Saranno centinaia gli infermieri, provenienti da tutta la penisola, a confrontarsi su tematiche di stringente attualità e sarà la presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, uno dei relatori che si alterneranno sul palco della sala convegni di Pugnochiuso, per ragionare (e provare anche ad avvicinare soluzioni sempre a portata di mano, ma spesso tenute lontane da altri soggetti) sul futuro della professione; sul nuovo codice deontologico, sulle competenze professionali, su contratti di lavoro fermi da diversi anni e, allargando la prospettiva, sui nuovi bisogni di salute della popolazione (con l'aumento delle cronicità) che, di fatto, si scontra con un sistema sanitario sempre più costretto a fare i conti (è il caso di dire) con la riduzione delle risorse economiche.
Se l'input della tre giorni pugliese è dato dai Collegi di Bari e Bat, non meno importanti sono le collaborazioni e le adesioni all'evento di Pugnochiuso: dall'Università di Bari, con la presenza del professor Gesualdo della scuola di Medicina e Chirurgia, alla Federazione nazionale Collegi Ipasvi, senza dimenticare i tanti Collegi provinciali che saranno protagonisti del confronto.
Si entrerà subito nel vivo delle tematiche con la prima giornata di lavoro il 25 maggio: il confronto sul nuovo disegno di legge Gelli (che riforma la responsabilità professionale dei medici e del personale sanitario) e il nuovo codice di deontologia per gli infermieri (la cui bozza è stata presentata dalla Federazione) saranno i punti di partenza del dibattito che si propone di analizzare il nuovo codice deontologico, individuare le competenze richieste ai professionisti sanitari alla luce dei mutamenti nell'ambito del concetto stesso di assistenza sanitaria e analizzare il fenomeno del "demansionamento" professionale.
"L'infermieristica italiana allo specchio" è il tema, invece, della seconda giornata del convegno con la presidente della Federazione nazionale, Barbara Mangiacavalli tra i relatori di un dibattito che avrà come punto focale il rapporto tra infermieristica e Università.
Perché il quesito irrisolto è sempre lo stesso: ma gli infermieri sono ospiti o parte integrante del mondo universitario?
Tra i diversi punti di osservazione della tre giorni pugliese c'è anche quello relativo ai protocolli infermieristici nel sistema di emergenza urgenza.
Altro tema caldo e insoluto che è esploso (è il caso di dire) con la cosiddetta bolla mediatica sui protocolli infermieristici 118 in Emilia Romagna.
Anche questo un punto di partenza dal quale muoversi per approdare al traguardo unitario: uniformare i protocolli infermieristici del servizio di emergenza urgenza 118 nei sistemi regionali.
Saranno centinaia gli infermieri, provenienti da tutta la penisola, a confrontarsi su tematiche di stringente attualità e sarà la presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, uno dei relatori che si alterneranno sul palco della sala convegni di Pugnochiuso, per ragionare (e provare anche ad avvicinare soluzioni sempre a portata di mano, ma spesso tenute lontane da altri soggetti) sul futuro della professione; sul nuovo codice deontologico, sulle competenze professionali, su contratti di lavoro fermi da diversi anni e, allargando la prospettiva, sui nuovi bisogni di salute della popolazione (con l'aumento delle cronicità) che, di fatto, si scontra con un sistema sanitario sempre più costretto a fare i conti (è il caso di dire) con la riduzione delle risorse economiche.
Se l'input della tre giorni pugliese è dato dai Collegi di Bari e Bat, non meno importanti sono le collaborazioni e le adesioni all'evento di Pugnochiuso: dall'Università di Bari, con la presenza del professor Gesualdo della scuola di Medicina e Chirurgia, alla Federazione nazionale Collegi Ipasvi, senza dimenticare i tanti Collegi provinciali che saranno protagonisti del confronto.
Si entrerà subito nel vivo delle tematiche con la prima giornata di lavoro il 25 maggio: il confronto sul nuovo disegno di legge Gelli (che riforma la responsabilità professionale dei medici e del personale sanitario) e il nuovo codice di deontologia per gli infermieri (la cui bozza è stata presentata dalla Federazione) saranno i punti di partenza del dibattito che si propone di analizzare il nuovo codice deontologico, individuare le competenze richieste ai professionisti sanitari alla luce dei mutamenti nell'ambito del concetto stesso di assistenza sanitaria e analizzare il fenomeno del "demansionamento" professionale.
"L'infermieristica italiana allo specchio" è il tema, invece, della seconda giornata del convegno con la presidente della Federazione nazionale, Barbara Mangiacavalli tra i relatori di un dibattito che avrà come punto focale il rapporto tra infermieristica e Università.
Perché il quesito irrisolto è sempre lo stesso: ma gli infermieri sono ospiti o parte integrante del mondo universitario?
Tra i diversi punti di osservazione della tre giorni pugliese c'è anche quello relativo ai protocolli infermieristici nel sistema di emergenza urgenza.
Altro tema caldo e insoluto che è esploso (è il caso di dire) con la cosiddetta bolla mediatica sui protocolli infermieristici 118 in Emilia Romagna.
Anche questo un punto di partenza dal quale muoversi per approdare al traguardo unitario: uniformare i protocolli infermieristici del servizio di emergenza urgenza 118 nei sistemi regionali.