A Capodanno è record bollicine, spumante batte champagne 10 a 1
La stima è del Centro studi Cna
domenica 31 dicembre 2017
E' record di bollicine per le festività: tra Natale e Capodanno si stima che gli italiani spenderanno 750 milioni di euro, per 95 milioni di bottiglie. E si consolida la supremazia del brindisi made in Italy: lo spumante batte lo champagne 10 a 1. La stima è del Centro studi Cna nell'indagine di fine anno. Un risultato - sottolinea la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa - ancora migliore dell'anno scorso, quando il rapporto si era fermato sul 9 a 1. Frutto della ripresa dell'economia, sia pur fragile, destinata a segnare una crescita del 4% delle bollicine vendute nell' arco delle festività di dicembre-gennaio.
Il mercato quest'anno segna la riscoperta dei negozi specializzati: nelle enoteche le vendite dovrebbero risultare in crescita del 20% sull'anno scorso, in linea con l'andamento complessivo dei vini. Motivo principale? Il ritorno alle bollicine degli ultra 50enni, che sembrano aver sostituito i più giovani al vertice della classifica degli acquirenti e privilegiano le enoteche rispetto alla grande distribuzione e alla Rete. Il boom di bollicine italiano nelle festività natalizie è sotto l'egida del Prosecco, con ben 60 milioni di bottiglie vendute. Un prodotto - osserva Cna - alle prese con il crescente successo, che gli ha procurato, però, due nemici: la contraffazione e la concorrenza sleale, soprattutto su mercati esteri importanti. E nelle Feste di fine anno i vini spumanti italiani fanno segnare un nuovo record sui mercati mondiali: si stimano 179 milioni di bottiglie stappate, per una crescita del 18% rispetto al 2016 e un boom di fatturato al consumo di 2,1 miliardi di euro. E' quanto stima all'ANSA Giampietro Comolli, a capo dell'Osservatorio statistico economico Ovse su mercati e consumi vini spumanti e del Ceves, centro studi ricerca vite-vini alla Cattolica di Piacenza. Solo a New York si stapperanno 12 milioni di bottiglie a Capodanno, di più a Londra, poco meno a Berlino. Sono 111 i Paesi dove si brinderà con una bottiglia di bollicine tricolori. Grande successo in Francia dove salteranno 3,2 milioni di bottiglie per i soli brindisi di fine anno. Il 'Prosecco System' - aggiunge Ovse-Ceves - supera alla grande due fenomeni come Champagne e Cava.
"L'alta qualità raggiunta, aver centrato il gusto del consumatore, il prezzo e la notorietà, la facilità di abbinamento - dice Comolli - è il mix vincente delle bollicine italiane. Vincenti nel fuori casa, ma ora presenti anche nei consumi domestici. Agli inglesi spettano tutti i record. Solo Tokio stravince per il prezzo a bottiglia". Per gli spumanti italiani il trend di acquisti all'estero è in crescita oramai dal 2005, soprattutto si segnala la scalata del Prosecco: in 12 anni si è passati da circa 100 a 179 milioni di bottiglie stappate durante le Feste. Ogni 10 tappi italiani - conclude Ovse-Ceves - 6 sono di Prosecco, 2 di Asti, 1,5 di altri spumanti, molto bene il quasi 'mezzo-tappo' conquistato da Franciacorta e Trentodoc.
Il mercato quest'anno segna la riscoperta dei negozi specializzati: nelle enoteche le vendite dovrebbero risultare in crescita del 20% sull'anno scorso, in linea con l'andamento complessivo dei vini. Motivo principale? Il ritorno alle bollicine degli ultra 50enni, che sembrano aver sostituito i più giovani al vertice della classifica degli acquirenti e privilegiano le enoteche rispetto alla grande distribuzione e alla Rete. Il boom di bollicine italiano nelle festività natalizie è sotto l'egida del Prosecco, con ben 60 milioni di bottiglie vendute. Un prodotto - osserva Cna - alle prese con il crescente successo, che gli ha procurato, però, due nemici: la contraffazione e la concorrenza sleale, soprattutto su mercati esteri importanti. E nelle Feste di fine anno i vini spumanti italiani fanno segnare un nuovo record sui mercati mondiali: si stimano 179 milioni di bottiglie stappate, per una crescita del 18% rispetto al 2016 e un boom di fatturato al consumo di 2,1 miliardi di euro. E' quanto stima all'ANSA Giampietro Comolli, a capo dell'Osservatorio statistico economico Ovse su mercati e consumi vini spumanti e del Ceves, centro studi ricerca vite-vini alla Cattolica di Piacenza. Solo a New York si stapperanno 12 milioni di bottiglie a Capodanno, di più a Londra, poco meno a Berlino. Sono 111 i Paesi dove si brinderà con una bottiglia di bollicine tricolori. Grande successo in Francia dove salteranno 3,2 milioni di bottiglie per i soli brindisi di fine anno. Il 'Prosecco System' - aggiunge Ovse-Ceves - supera alla grande due fenomeni come Champagne e Cava.
"L'alta qualità raggiunta, aver centrato il gusto del consumatore, il prezzo e la notorietà, la facilità di abbinamento - dice Comolli - è il mix vincente delle bollicine italiane. Vincenti nel fuori casa, ma ora presenti anche nei consumi domestici. Agli inglesi spettano tutti i record. Solo Tokio stravince per il prezzo a bottiglia". Per gli spumanti italiani il trend di acquisti all'estero è in crescita oramai dal 2005, soprattutto si segnala la scalata del Prosecco: in 12 anni si è passati da circa 100 a 179 milioni di bottiglie stappate durante le Feste. Ogni 10 tappi italiani - conclude Ovse-Ceves - 6 sono di Prosecco, 2 di Asti, 1,5 di altri spumanti, molto bene il quasi 'mezzo-tappo' conquistato da Franciacorta e Trentodoc.