800 pneumatici fuori uso nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia rimossi dall'Esercito

Diverse le aree bonificate dai militari del 9° reggimento Fanteria in azione per il “Green Day”

sabato 21 ottobre 2023 13.55
Una straordinaria operazione nel Parco dell'Alta Murgia lo ha visto ripulire questa mattina da circa 800 pneumatici fuori uso, che giacevano abbandonati nei territori tra Ruvo di Puglia, Corato, Poggiorsini, Santeramo e Cassano delle Murge. Uno speciale green day su iniziativa dell'Ente Parco che ha coinvolto l'Esercito nella rimozione dei PFU, per restituire alle comunità un Parco più pulito, accogliente e vivibile.

L'azione di bonifica ha richiesto l'intervento di trenta militari e dieci mezzi del 9° Reggimento Fanteria della Brigata "Pinerolo", un'attività che si è svolta alla presenza anche del presidente del Parco Francesco Tarantini.

Le gomme giunte a fine vita sono state smaltite nell'impianto di trattamento "Corgom" di Corato dove saranno riciclate favorendo la sostenibilità e l'economia circolare, ottenendo materie prime seconde da utilizzare per la produzione di nuovi materiali. La gomma riciclata ricavata dai PFU può essere infatti reimpiegata per costruire campi da calcio, asfalti modificati e aree gioco per bambini.

In questi anni e più volte la collaborazione tra Parco Nazionale dell'Alta Murgia e l'Esercito ha dato il via a iniziative straordinarie di pulizia dai rifiuti, che hanno strappato al degrado diverse aree del Parco ripulendolo dai PFU dismessi, oltre ad aver rimosso dalla Grava di Faraualla – un imponente inghiottitoio profondo 260 metri – le carcasse di auto abbandonate nel sito da anni.

«Le iniziative di clean up nel Parco sono ormai consolidate – ha detto il presidente Francesco Tarantini –, da quelle tradizionali che coinvolgono i cittadini alle attività più complesse che richiedono l'intervento dell'Esercito, che ringrazio per l'importante azione di oggi. Alla rimozione dei pneumatici segue la fase di smaltimento svolta dall'impianto Corgom, che si impegna a recuperarli e a farne materiale nuovo nell'ottica dell'economia circolare.»
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