800 giorni (lavorativi) e la "nuova" Andria-Trani sarà realtà

Partiti ieri dopo circa 30 anni i lavori per il raddoppio della cosiddetta "strada della morte"

venerdì 24 gennaio 2014 00.01
A cura di Stefano Massaro
Quando due squadre di operai e le due pale meccaniche, ieri mattina, hanno iniziato a rimuovere gli alberi nelle due direzioni di marcia, agli automobilisti non è sembrato altro che un lavoro di routine nei terreni attigui alla strada che collega Andria a Trani. Ma quegli operai sono della Ditta Salvatore Matarrese, vincitrice del bando per la realizzazione dei lavori di ammodernamento della sede viaria della Strada Provincia 1 o meglio nota come "strada della morte". Insomma, tra l'incredulità generale, dopo oltre 30 anni gli operai sono al lavoro per iniziare un'opera che durerà ben 800 giorni (lavorativi) salvo ritardi o intoppi. Nella mente collettiva, comunque, il 23 gennaio resterà una data storica, in onore anche di tutte le vittime giovani e meno giovani che quella maledetta strada ha provocato in tutti questi anni di ritardi e rinvii.

Strada Provinciale "Andria Trani"
Strada Provinciale "Andria Trani"
Strada Provinciale "Andria Trani"
Strada Provinciale "Andria Trani"

Prima azione sarà quella di sbancare l'intero asse viario laterale e bonificare i terreni sia con l'espianto degli ulivi, circa 1600 tutti ripiantati nei terreni dell'Azienda Papparicotta di Andria di proprietà della Provincia BAT, e sia con l'eventuale rimozione di strutture presenti. Nel frattempo vi sarà anche l'avvio dei lavori per il nuovo ponte della Strada Statale 16 dopo di che si potrà procedere ai lavori veri e propri sull'asse viario presente. Non meno di quattro anni per un progetto da oltre tredici milioni di euro e che potrebbe restituire ai cittadini una via di collegamento essenziale e si spera più sicura visto l'altissimo numero di morti registrate (Articolo 2 gennaio 2014).

«E' un giorno che definirei storico - dice Domenico Campana, l'assessore provinciale ai Lavori Pubblici - i cittadini non possono sapere i salti mortali che abbiamo fatto per fare in modo che questa opera partisse e fosse finalmente una realtà senza intoppi. Oggi mettiamo la primissima pietra ma era essenziale iniziare i lavori e vedere in modo tangibile il progetto che inizia i suoi passi».