8 marzo, Fortunato: «Scuotere coscienze e favorire cambiamento»
Un messaggio inviato dal candidato sindaco per il centrosinistra
domenica 8 marzo 2015
09.30
«La "festa della donna" non può rimanere fine a se stessa. Deve scuotere le coscienze per favorire un profondo cambiamento culturale». Sono le parole di Sabino Fortunato, candidato sindaco per il centrosinistra nella Città di Andria che, nel giorno dell'8 marzo, rilancia il messaggio della "Giornata Internazionale della Donna": «E' un'occasione importante per riflettere sul ruolo indispensabile attivo che la presenza femminile ha assunto nella società moderna - dice Fortunato - Sono padre, marito e amico delle donne e il mio pensiero è rivolto a tutte quelle donne che vivono nell'oblio, che subiscono violenze e soprusi da una società ancora troppo maschilista e che solo a parole promuove le pari opportunità. Una migliore educazione affettiva, emotiva e sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado, come proposto in alcuni disegni di legge che giacciono in parlamento, può costituire lo strumento utile a promuovere il rispetto delle differenze di genere».
Ripercorrendo i passi della storia sono tanti i momenti decisivi per il ruolo della donna ma tanto c'è ancora da fare: «Nel 1946 le donne hanno conquistato il diritto di voto - ha detto ancora Fortunato - ma abbiamo dovuto attendere gli Anni Settanta perché fossero approvate le prime leggi innovative a tutela della posizione femminile e per la nomina della prima donna ai vertici del ministero del lavoro nella persona di Tina Anselmi. Eppure, ancora oggi oltre il 79% degli incarichi istituzionali è occupato da uomini. La partecipazione delle donne alla vita pubblica è un valore aggiunto inestimabile che fornisce nuova linfa e nuova sensibilità alla tutela dei beni comuni. Il disequilibrio di genere è un prezzo troppo caro per la modernità. Numerosi studi condotti da Organizzazioni Internazionali (OCSE) dimostrano che una maggiore presenza femminile nel mondo del lavoro e della vita pubblica produce molteplici effetti positivi, concorre al benessere familiare, riduce le povertà, attiva un circolo virtuoso che genera crescita economica e sociale. Da sempre ogni mia attività è supportata dal contributo di donne meravigliose, a cominciare dalle donne della mia famiglia».
Ripercorrendo i passi della storia sono tanti i momenti decisivi per il ruolo della donna ma tanto c'è ancora da fare: «Nel 1946 le donne hanno conquistato il diritto di voto - ha detto ancora Fortunato - ma abbiamo dovuto attendere gli Anni Settanta perché fossero approvate le prime leggi innovative a tutela della posizione femminile e per la nomina della prima donna ai vertici del ministero del lavoro nella persona di Tina Anselmi. Eppure, ancora oggi oltre il 79% degli incarichi istituzionali è occupato da uomini. La partecipazione delle donne alla vita pubblica è un valore aggiunto inestimabile che fornisce nuova linfa e nuova sensibilità alla tutela dei beni comuni. Il disequilibrio di genere è un prezzo troppo caro per la modernità. Numerosi studi condotti da Organizzazioni Internazionali (OCSE) dimostrano che una maggiore presenza femminile nel mondo del lavoro e della vita pubblica produce molteplici effetti positivi, concorre al benessere familiare, riduce le povertà, attiva un circolo virtuoso che genera crescita economica e sociale. Da sempre ogni mia attività è supportata dal contributo di donne meravigliose, a cominciare dalle donne della mia famiglia».