Presepe-calendario dell'avvento, il 5 dicembre l'inaugurazione all'8^ Circolo Didattico "Rosmini"
Progetto realizzato dalle classi V E-F del plesso Falcone
giovedì 30 novembre 2017
12.10
Venticinque casette da aprire, ogni mattina una dal primo dicembrre sino al giorno di Natale.
Si tratta sia di un presepe che di un calendario dell'avvento, un progetto realizzato dalle classi V E-F del plesso "Falcone" dell'8^ circolo didattico statale "Rosmini" che verrà presentato il 5 dicembre, alle ore 16.30 in via Barletta.
Le insegnanti coinvolte nell'iniziativa, che dal principio è stata appoggiata dal dirigente scolastico Donato Musci, sono Rossella Inchingolo, Angela Rella e Rosa Tortora.
«La realizzazione del presepe è compito delle quinte ossia delle classi uscenti - spiegano da scuola -. Con i nostri allievi scopriremo ogni giorno un personaggio del presepe. Quindi cercare di essere originali e al tempo stesso dare modo ai bambini di esprimersi anche dal punto di vista creativo è stato il nostro obiettivo. Speriamo di esserci riuscite. Inoltre abbiamo anche coinvolto dei professionisti esterni perché ci piaceva l'idea di far misurare i piccoli già col mondo degli adulti e di far impegnare i grandi in un progetto da bambini, con dei bambini».
Si tratta sia di un presepe che di un calendario dell'avvento, un progetto realizzato dalle classi V E-F del plesso "Falcone" dell'8^ circolo didattico statale "Rosmini" che verrà presentato il 5 dicembre, alle ore 16.30 in via Barletta.
Le insegnanti coinvolte nell'iniziativa, che dal principio è stata appoggiata dal dirigente scolastico Donato Musci, sono Rossella Inchingolo, Angela Rella e Rosa Tortora.
«La realizzazione del presepe è compito delle quinte ossia delle classi uscenti - spiegano da scuola -. Con i nostri allievi scopriremo ogni giorno un personaggio del presepe. Quindi cercare di essere originali e al tempo stesso dare modo ai bambini di esprimersi anche dal punto di vista creativo è stato il nostro obiettivo. Speriamo di esserci riuscite. Inoltre abbiamo anche coinvolto dei professionisti esterni perché ci piaceva l'idea di far misurare i piccoli già col mondo degli adulti e di far impegnare i grandi in un progetto da bambini, con dei bambini».