4 novembre, Marmo: «Onore ai caduti, ma per Marò l'Italia festeggia a metà»
Il pensiero del Consigliere Regionale andriese di Forza Italia sulle commemorazioni
mercoledì 4 novembre 2015
16.11
«Il 4 novembre è un giorno per esprimere la più sentita gratitudine del Popolo italiano nei confronti delle Forze Armate, ma c'è una sfumatura ad ingrigire uno sfondo di commemorazione sincera e compresa: la situazione dei nostri Marò, con Salvatore Girone ancora in India per l'evanescenza dell'autorevolezza del governo italiano nei rapporti internazionali». Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo.
«Commemorare i caduti per la Patria - prosegue - è un atto di civiltà per un Paese che, ancora oggi, soffre dell'indifferenza dei governi di centrosinistra ai sacrifici dei militari. Chi dà la sua vita per la bandiera, per il nostro tricolore, è degno di ogni onore da parte della comunità. Tuttavia, è l'ennesima giornata di festa a metà per l'Italia, che attende ancora che un suo servitore fedele sia restituito alla sua terra ed ai suoi affetti, con una risoluzione felice per lui e per Massimiliano Latorre».
«Commemorare i caduti per la Patria - prosegue - è un atto di civiltà per un Paese che, ancora oggi, soffre dell'indifferenza dei governi di centrosinistra ai sacrifici dei militari. Chi dà la sua vita per la bandiera, per il nostro tricolore, è degno di ogni onore da parte della comunità. Tuttavia, è l'ennesima giornata di festa a metà per l'Italia, che attende ancora che un suo servitore fedele sia restituito alla sua terra ed ai suoi affetti, con una risoluzione felice per lui e per Massimiliano Latorre».