4 Novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate
Il messaggio del Sindaco Giovanna Bruno diffuso per questa ricorrenza
lunedì 4 novembre 2024
15.01
Ricorre oggi 4 novembre la Giornata dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Per onorare i sacrifici dei militari caduti in tutte le guerre questa mattina una cerimonia in forma ristretta al Monumento ai Caduti con la deposizione di una corona di alloro, per dare poi spazio alla cerimonia organizzata dalla Prefettura a Trani.
Di seguito il messaggio del Sindaco Giovanna Bruno diffuso per questa ricorrenza.
«Anche quest'anno il Giorno dell'Unità Nazionale e il rito della Giornata dedicata alle donne ed agli uomini che indossano la divisa delle Forze Armate italiane, ci forniscono l'occasione per riflettere su di un mondo in trasformazione, che non contempla, suo malgrado, il vantaggio dell'evoluzione.
Spesso ci siamo consolati, guardando al futuro come ad un luogo reale in cui i problemi e le asperità del passato potessero essere risolti, così da essere solo ricordi sbiaditi dal tempo.
Tutto questo è stato un'illusione. La realtà del contemporaneo ha rivelato un inspiegabile accrescimento della conflittualità, nelle relazioni prossime come in quelle diplomatiche. In altri termini, un cambio di passo c'è stato, ma non verso quel miglioramento che ci si è sempre auspicati. Ci sono guerre e conflitti ovunque, a piú livelli. Dalla guerriglia dei comportamenti, crudi e violenti nel quotidiano, ai pericolosi conflitti in terre vicine e lontane.
È facile e riduttivo scaricare la colpa di tutto questo squilibrio sulla situazione post pandemica, compreso l'inasprimento del livello di confronto nei vari quadranti strategici del mondo. É facile perché è sempre piú insito, in noi che di questa contemporaneità siamo essenza, dare sempre responsabilità ad altri; sempre, tirandoci fuori da ogni e qualsivoglia colpa, mai mettendoci in discussione. Noi siamo il giusto, noi siamo nel giusto. Tutto il resto è sbagliato, tutto il resto da giudicare e condannare. Noi no.
Sta di fatto che, oggi più di ieri, risulta impossibile determinare colpe o ragioni in maniera esclusiva. Nè avrebbe senso.
Ed allora in questo clima di incertezza, di insicurezza diffusa, l'unico valore da preservare a tutti i costi, perché realmente messo a rischio, è quello della nostra unità ed è quello supremo della Pace.
Ecco che a quelle donne e a quegli uomini in divisa, attivi in missioni di concordia o impegnati in un semplice controllo della sicurezza urbana, rivolgiamo voti di impegno, affinché possano operare in coscienza, ricercando sempre come soluzione la "pace", quella cantata dai poeti come l'unica via d'uscita dopo tanto decadimento umano.
Auguri a tutti voi, divise di Pace.
Auguri a tutti noi, tassello di una unità nazionale da praticare e salvaguardare, contro ogni tentativo di divisione. Anche noi, strumento di Pace, chiamati a guardare a quelle divise con rispetto e gratitudine».
Di seguito il messaggio del Sindaco Giovanna Bruno diffuso per questa ricorrenza.
«Anche quest'anno il Giorno dell'Unità Nazionale e il rito della Giornata dedicata alle donne ed agli uomini che indossano la divisa delle Forze Armate italiane, ci forniscono l'occasione per riflettere su di un mondo in trasformazione, che non contempla, suo malgrado, il vantaggio dell'evoluzione.
Spesso ci siamo consolati, guardando al futuro come ad un luogo reale in cui i problemi e le asperità del passato potessero essere risolti, così da essere solo ricordi sbiaditi dal tempo.
Tutto questo è stato un'illusione. La realtà del contemporaneo ha rivelato un inspiegabile accrescimento della conflittualità, nelle relazioni prossime come in quelle diplomatiche. In altri termini, un cambio di passo c'è stato, ma non verso quel miglioramento che ci si è sempre auspicati. Ci sono guerre e conflitti ovunque, a piú livelli. Dalla guerriglia dei comportamenti, crudi e violenti nel quotidiano, ai pericolosi conflitti in terre vicine e lontane.
È facile e riduttivo scaricare la colpa di tutto questo squilibrio sulla situazione post pandemica, compreso l'inasprimento del livello di confronto nei vari quadranti strategici del mondo. É facile perché è sempre piú insito, in noi che di questa contemporaneità siamo essenza, dare sempre responsabilità ad altri; sempre, tirandoci fuori da ogni e qualsivoglia colpa, mai mettendoci in discussione. Noi siamo il giusto, noi siamo nel giusto. Tutto il resto è sbagliato, tutto il resto da giudicare e condannare. Noi no.
Sta di fatto che, oggi più di ieri, risulta impossibile determinare colpe o ragioni in maniera esclusiva. Nè avrebbe senso.
Ed allora in questo clima di incertezza, di insicurezza diffusa, l'unico valore da preservare a tutti i costi, perché realmente messo a rischio, è quello della nostra unità ed è quello supremo della Pace.
Ecco che a quelle donne e a quegli uomini in divisa, attivi in missioni di concordia o impegnati in un semplice controllo della sicurezza urbana, rivolgiamo voti di impegno, affinché possano operare in coscienza, ricercando sempre come soluzione la "pace", quella cantata dai poeti come l'unica via d'uscita dopo tanto decadimento umano.
Auguri a tutti voi, divise di Pace.
Auguri a tutti noi, tassello di una unità nazionale da praticare e salvaguardare, contro ogni tentativo di divisione. Anche noi, strumento di Pace, chiamati a guardare a quelle divise con rispetto e gratitudine».