«3R» riduzione, riuso e riciclo: il caso Andria
In periferia situazione allarmante: la Città di Trani nasconde i bidoni, ma finisce in procura per mancata bonifica. La raccolta differenziata porta a porta funziona ma crea inevitabili problemi di pulizia
mercoledì 20 febbraio 2013
15.17
Raccolta, sacchetti, buste, tutela della salute, porta a porta, civiltà. Sono tutte parole che hanno un comune denominatore: i rifiuti. E' la più grande sfida del secolo, forse, poter mettere in pratica quello che già nel 2005 a Tokyo è stata definita l'economia circolare delle «3R» riduzione, riuso e riciclo di risorse e rifiuti. Ma l'argomento si scontra spesso con la pratica, una pratica che risulta essere complessa per l'indisciplina dei cittadini, per l'organizzazione spesso lacunosa, per strategie errate e poco sostenibili, per ragioni che esulano dalla concretezza di una semplice raccolta. E' il caso di Andria e del suo circondario: da settembre è in vigore la raccolta differenziata porta a porta spinta con l'eliminazione dei bidoni nelle strade cittadine e con la «differenziata» balzata nei pressi del 70 % in pochissimi mesi. Il risultato è straordinario ma c'è un però: l'inciviltà di alcuni concittadini ed altri problemi organizzativi ai quali sarebbe stato necessario pensare con il dovuto anticipo.
Molti «concittadini», infatti, non hanno ben compreso lo spirito della raccolta differenziata ed hanno pensato bene di cominciare un'intensa battaglia con le nostre campagne e le città limitrofe sino a giungere a creare vere e proprie discariche a cielo aperto su ogni via di collegamento con le altre città, nonchè nei terreni adiacenti le zone periferiche della città. La strada e le campagne verso Castel del Monte, Santa Lucia, Santissimo Salvatore e Monte Farano, Via Canosa, per citare alcune delle vie prese d'assalto per giungere a Via Temistocle o Via Paganini (zona delle Scuole), sino a giungere alla Via cosiddetta Vecchia Bisceglie, Via Trani e Via Barletta. In particolare sono di questi giorni le numerosissime segnalazioni di rifiuti sparsi qua e là, nonchè di casi più unici che rari: il primo è quello del Comune di Trani che attraverso l'AMIU ha deciso di «nascondere» i bidoni presenti sulla provinciale che collega i due capoluoghi di provincia, poichè assaliti da un numero enorme di rifiuti provenienti dalla Città di Federico.
Lo stesso Comune di Trani, tuttavia, è al centro del caso sollevato dalle Guardie per l'Ambiente che hanno denunciato alla Procura di Trani, una situazione incresciosa sulla ex 98 al confine tra i comuni di Corato ed Andria: «Sono anni - spiegano le Guardie per l'Ambiente - che la situazione di quella porzione di terra del Comune di Trani che entra a cuneo a spezzare i territori comunali di Corato e Andria sulla ex ss 98 è diventato un luogo simbolo su cui l'abitudine di abbandonare i rifiuti è ormai una disgustosa consuetudine». All'abbandono si uniscono gli inviti alla bonifica trasmessi al Comune di Trani, che, dopo anni di insistenza inascoltata, sono finiti in un fascicolo aperto dalla Procura di Trani. Il problema, come nei più classici degli episodi di una delle puntate di questo tipo di telenovela, è il rimbalzo sulle competenze sulla ormai urgente bonifica: «La questione è fortemente vergognosa - spiega Pasquale Laterza, presidente delle Guardie per l'Ambiente - se non fosse altro per l'urgenza di bonifica di tipo sanitaria che il luogo necessita, urgenza che, seppur segnalata, nessuna forza dell'ordine o autorità sanitaria ha mai preso in considerazione sul serio. A noi volontari l'onere di farlo».
E poi la Via Vecchia di Bisceglie dove è proprio di questi ultimi giorni la segnalazione di un aumento anomalo dei rifiuti sparsi lungo la carreggiata della strada provinciale che collega proprio Andria alla Città di Bisceglie. Ma questa lista di segnalazioni potrebbe continuare ancora a lungo, sino ad arrivare all'ingresso della Città di Andria venendo proprio dalla Città di Trani, dove sono segnalati numerosissimi oggetti molto grandi quali tv e water abbandonati nei terreni vuoti. Dall'inizio della raccolta differenziata moltissime sono state le multe elevate a carico di cittadini incivili: il Nucleo Ecologico della Polizia Municipale di Andria ha sanzionato oltre 200 cittadini con multe variabili da 600 euro (per abbandono di rifiuti) a 50 euro (per errato conferimento), ma la situazione tarda a diventare più normale. In particolare si registra una produzione di rifiuti di molto inferiore al periodo precedente all'entrata in vigore del porta a porta, in parte dovuta sicuramente alla messa in campo di questo sistema nuovo, ma in parte dovuta all'abbandono dei sacchetti nei posti più impensabili. Ora la parola torna nelle mani di cittadini ed amministratori chiamati ad un grande atto di forza per rispettare al meglio le tanto importanti «3R».
Molti «concittadini», infatti, non hanno ben compreso lo spirito della raccolta differenziata ed hanno pensato bene di cominciare un'intensa battaglia con le nostre campagne e le città limitrofe sino a giungere a creare vere e proprie discariche a cielo aperto su ogni via di collegamento con le altre città, nonchè nei terreni adiacenti le zone periferiche della città. La strada e le campagne verso Castel del Monte, Santa Lucia, Santissimo Salvatore e Monte Farano, Via Canosa, per citare alcune delle vie prese d'assalto per giungere a Via Temistocle o Via Paganini (zona delle Scuole), sino a giungere alla Via cosiddetta Vecchia Bisceglie, Via Trani e Via Barletta. In particolare sono di questi giorni le numerosissime segnalazioni di rifiuti sparsi qua e là, nonchè di casi più unici che rari: il primo è quello del Comune di Trani che attraverso l'AMIU ha deciso di «nascondere» i bidoni presenti sulla provinciale che collega i due capoluoghi di provincia, poichè assaliti da un numero enorme di rifiuti provenienti dalla Città di Federico.
Lo stesso Comune di Trani, tuttavia, è al centro del caso sollevato dalle Guardie per l'Ambiente che hanno denunciato alla Procura di Trani, una situazione incresciosa sulla ex 98 al confine tra i comuni di Corato ed Andria: «Sono anni - spiegano le Guardie per l'Ambiente - che la situazione di quella porzione di terra del Comune di Trani che entra a cuneo a spezzare i territori comunali di Corato e Andria sulla ex ss 98 è diventato un luogo simbolo su cui l'abitudine di abbandonare i rifiuti è ormai una disgustosa consuetudine». All'abbandono si uniscono gli inviti alla bonifica trasmessi al Comune di Trani, che, dopo anni di insistenza inascoltata, sono finiti in un fascicolo aperto dalla Procura di Trani. Il problema, come nei più classici degli episodi di una delle puntate di questo tipo di telenovela, è il rimbalzo sulle competenze sulla ormai urgente bonifica: «La questione è fortemente vergognosa - spiega Pasquale Laterza, presidente delle Guardie per l'Ambiente - se non fosse altro per l'urgenza di bonifica di tipo sanitaria che il luogo necessita, urgenza che, seppur segnalata, nessuna forza dell'ordine o autorità sanitaria ha mai preso in considerazione sul serio. A noi volontari l'onere di farlo».
E poi la Via Vecchia di Bisceglie dove è proprio di questi ultimi giorni la segnalazione di un aumento anomalo dei rifiuti sparsi lungo la carreggiata della strada provinciale che collega proprio Andria alla Città di Bisceglie. Ma questa lista di segnalazioni potrebbe continuare ancora a lungo, sino ad arrivare all'ingresso della Città di Andria venendo proprio dalla Città di Trani, dove sono segnalati numerosissimi oggetti molto grandi quali tv e water abbandonati nei terreni vuoti. Dall'inizio della raccolta differenziata moltissime sono state le multe elevate a carico di cittadini incivili: il Nucleo Ecologico della Polizia Municipale di Andria ha sanzionato oltre 200 cittadini con multe variabili da 600 euro (per abbandono di rifiuti) a 50 euro (per errato conferimento), ma la situazione tarda a diventare più normale. In particolare si registra una produzione di rifiuti di molto inferiore al periodo precedente all'entrata in vigore del porta a porta, in parte dovuta sicuramente alla messa in campo di questo sistema nuovo, ma in parte dovuta all'abbandono dei sacchetti nei posti più impensabili. Ora la parola torna nelle mani di cittadini ed amministratori chiamati ad un grande atto di forza per rispettare al meglio le tanto importanti «3R».