25 anni di giornate Fai: 25 e 26 marzo, porte aperte alla masseria Ceci

Rosa Crocetta: "Necessaria la valorizzazione di un polo di attrazione turistica ad Andria"

sabato 25 marzo 2017 10.08
A cura di Sara Suriano
In occasione del compimento dei 25 anni di giornate Fai di primavera, l'associazione festeggia con l'apertura straordinaria, il 25 e il 26 marzo, di ben 1000 siti in 400 località in tutta Italia. Tra le località di interesse la Bat è presente con i suoi cinque siti storici di Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia e Andria.

La città federiciana, nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 marzo, apre le porte della masseria Sant'Agostino, risalente al 1523 e ora di proprietà della famiglia Ceci, la quale si erge tra la città di Andria e il Castel del Monte; dell'edificio saranno visitabili solo alcuni ambienti al piano terra. Privati sono anche i 400 ettari circostanti, in cui si estende l'azienda "Agrinatura", condotta da Giancarlo Ceci, che adotta il principio di un'agricoltura sostenibile e rispettosa dei cicli naturali, oltre che della biodiversità attraverso la sinergia di cinque colture. Tutto ciò viene incorniciato dalla flora murgiana del boschetto di Sant'Agostino, che rappresenta un'oasi di rifugio e sopravvivenza per molti animali in quanto, da oltre quarant'anni, il bosco non è soggetto a pascolo e disboscamento.

Ad accogliere i visitatori, in queste (ed altre) giornate, ci saranno gli apprendisti ciceroni: "Si tratta - spiega la delegata Fai della Bat, prof.ssa Rosa Crocetta - di studenti di vari livelli che provengono delle scuole delle città della delegazione, ovvero le città della Bat, Corato e Ruvo; i ragazzi, con l'intento di una maggiore sensibilizzazione ai beni culturali e paesaggistici, sono stati formati sulle conoscenze dei luoghi Fai per poi accogliere i visitatori con una spiegazione della storia e delle peculiarità del bene. In futuro speriamo di individuare un nuovo bene andriese da introdurre nella delegazione, affinché si possa creare un polo di attrazione del flusso turistico che generalmente si limita al Castel del Monte".

Porte aperte anche alla chiesa di Santa Margherita e al Casale di Giano a Bisceglie, al ponte romano sul fiume Ofanto a Canosa e al Tempio di Giano a Trani.