19enne arrestato per tentata estorsione e tentata rapina
Il giovane andriese protagonista di due episodi in pochi minuti
lunedì 17 novembre 2014
13.22
Nei giorni scorsi, personale del Commisariato di Pubblica Sicurezza di Andria ha provveduto all'arresto di S.M., andriese classe '95, con precedenti penali, già sottoposto alla misura della libertà vigilata, ritenuto responsabile di tentata estorsione e tentata rapina. In particolare, una segnalazione giunta al 113, riferiva del tentativo di approccio verso una donna, prima, e il convivente della stessa, poi, al quale un ragazzo incappucciato ha intimato la consegna di mille euro, minacciandolo di morte. La vittima, è riuscita a ripararsi all'interno dello stabile e a contattare la Sala Operativa del Commissariato, mettendo così in fuga il giovane estorsore.
Venti minuti dopo, una seconda segnalazione di rapina in atto in una via poco distante dal luogo del primo evento, mentre erano in corso le ricerche dell'autore della tentata estorsione: qui, una cittadina tunisina riferiva di un giovane che, dopo aver citofonato alla sua abitazione con un pretesto, vi accedeva minacciandola, simulando il possesso di un'arma e intimandole di consegnare del denaro. La donna, tuttavia, riusciva a guadagnare la fuga, attirando così l'attenzione dei vicini. Il giovane, dopo aver messo a soqquadro la camera da letto dell'abitazione, senza però asportarvi nulla, riusciva a scappare.
La descrizione dell'uomo fornita dalla vittima, perfettamente coincidente con quella fornita dalle vittime dell'episodio della tentata estorsione, hanno consentito agli uomini delle forze dell'ordine di individuare il giovane e bloccarlo, dopo poche ore di ricerche serrate. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire, nella tasca del giubbotto di S.M., un telefono cellulare, risultato poi rubato.
Accertate le inequivocabili responsabilità, S.M. è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Trani.
Venti minuti dopo, una seconda segnalazione di rapina in atto in una via poco distante dal luogo del primo evento, mentre erano in corso le ricerche dell'autore della tentata estorsione: qui, una cittadina tunisina riferiva di un giovane che, dopo aver citofonato alla sua abitazione con un pretesto, vi accedeva minacciandola, simulando il possesso di un'arma e intimandole di consegnare del denaro. La donna, tuttavia, riusciva a guadagnare la fuga, attirando così l'attenzione dei vicini. Il giovane, dopo aver messo a soqquadro la camera da letto dell'abitazione, senza però asportarvi nulla, riusciva a scappare.
La descrizione dell'uomo fornita dalla vittima, perfettamente coincidente con quella fornita dalle vittime dell'episodio della tentata estorsione, hanno consentito agli uomini delle forze dell'ordine di individuare il giovane e bloccarlo, dopo poche ore di ricerche serrate. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire, nella tasca del giubbotto di S.M., un telefono cellulare, risultato poi rubato.
Accertate le inequivocabili responsabilità, S.M. è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Trani.