12 luglio un dolore che si rinnova e non trova giustizia
Le testimonianze di alcuni parenti delle vittime del tragico incidente ferroviario Andria Corato
mercoledì 12 luglio 2023
17.56
Un dolore indelebile, nonostante siano trascorsi ben sette anni dal tragico incidente ferroviario Andria Corato, dove persero la vita 23 persone.
«Il dolore è rinnovato come ogni anno. Già dal giorno prima si cominciano a sentire le forti emozioni che ci ricordano quello che è successo, poi con quella sentenza come tutti sanno ci hanno rinnovato ancora di più il dolore perché non ci aspettavamo una assoluzione quasi completa. Non c'è niente da dire il dolore è fortissimo anche quest'anno come ogni anno» dichiara Angela Cuzzi madre di Patty Carminio.
Non si da pace la mamma di Jolanda «Non la facevo partire, non lo facevo prendere …eppure mia figlia corre.. e non lo sapeva» racconta così Eufrasia Gammino, mamma di Jolanda, gli ultimi frammenti di vita della sua amata figlia.
«Sette anni sono volati numericamente ma sono sempre qui. C'è il vuoto comunque e c'è la tristezza per aver atteso sette anni senza avere un risultato… senza una risposta certa, perché sembra che quello che sia accaduto poteva essere tranquillamente evitato perché la messa in sicurezza è fondamentale per tutti» dichiara invece Tiziana Adobati moglie di Corsini Michele.
Un dolore che non lascia pace. Un dolore che si rinnova e che non trova consolazione neanche nella giustizia.
«No, giustizia non è stata fatta, ci sono state ben quattordici assoluzioni quindi credo che parlino da loro le assoluzioni. Allo stato dei fatti sono stati assolti perché non hanno commesso il fatto, quindi attendiamo le motivazioni però ci basiamo su questo per il momento» dichiara Sabrina Salamino, nipote dello zio Gaeta Nicola che tra l'altro lavorava presso quella ferrovia e quel giorno si recava a Barletta per essere in servizio, e aggiunge «A distanza di sette anni il dolore si rinnova ancora una volta e siamo dispiaciuti per questa sentenza alquanto atipica».
Queste sono solo alcune delle testimonianze raccolte questa mattina all'ingresso della stazione centrale dove è stata deposta una corona d'alloro in memoria delle vittime della strage ferroviaria. Presente anche il Sindaco di Andria Giovanna Bruno che conclude «È una di quelle disgrazie che credo non penso ci possa essere tempo e sentenza o mutamento delle situazioni che possa dare una spiegazione razionale. E questa cosa è forte. Se è forte per noi, immaginiamo i famigliar di chi quelle persone non le ha più viste tornare a casa».
«Il dolore è rinnovato come ogni anno. Già dal giorno prima si cominciano a sentire le forti emozioni che ci ricordano quello che è successo, poi con quella sentenza come tutti sanno ci hanno rinnovato ancora di più il dolore perché non ci aspettavamo una assoluzione quasi completa. Non c'è niente da dire il dolore è fortissimo anche quest'anno come ogni anno» dichiara Angela Cuzzi madre di Patty Carminio.
Non si da pace la mamma di Jolanda «Non la facevo partire, non lo facevo prendere …eppure mia figlia corre.. e non lo sapeva» racconta così Eufrasia Gammino, mamma di Jolanda, gli ultimi frammenti di vita della sua amata figlia.
«Sette anni sono volati numericamente ma sono sempre qui. C'è il vuoto comunque e c'è la tristezza per aver atteso sette anni senza avere un risultato… senza una risposta certa, perché sembra che quello che sia accaduto poteva essere tranquillamente evitato perché la messa in sicurezza è fondamentale per tutti» dichiara invece Tiziana Adobati moglie di Corsini Michele.
Un dolore che non lascia pace. Un dolore che si rinnova e che non trova consolazione neanche nella giustizia.
«No, giustizia non è stata fatta, ci sono state ben quattordici assoluzioni quindi credo che parlino da loro le assoluzioni. Allo stato dei fatti sono stati assolti perché non hanno commesso il fatto, quindi attendiamo le motivazioni però ci basiamo su questo per il momento» dichiara Sabrina Salamino, nipote dello zio Gaeta Nicola che tra l'altro lavorava presso quella ferrovia e quel giorno si recava a Barletta per essere in servizio, e aggiunge «A distanza di sette anni il dolore si rinnova ancora una volta e siamo dispiaciuti per questa sentenza alquanto atipica».
Queste sono solo alcune delle testimonianze raccolte questa mattina all'ingresso della stazione centrale dove è stata deposta una corona d'alloro in memoria delle vittime della strage ferroviaria. Presente anche il Sindaco di Andria Giovanna Bruno che conclude «È una di quelle disgrazie che credo non penso ci possa essere tempo e sentenza o mutamento delle situazioni che possa dare una spiegazione razionale. E questa cosa è forte. Se è forte per noi, immaginiamo i famigliar di chi quelle persone non le ha più viste tornare a casa».