Cronaca
Zona PIP: cambia il regolamento e diminuiscono i vincoli
Documento approvato in 5^ commissione e pronto per il Consiglio Comunale
Andria - lunedì 28 aprile 2014
11.31
Nuove regole per l'assegnazione dei terreni nella zona P.I.P. della Città di Andria. Il regolamento del Piano di Insediamenti Produttivi, mai modificato dopo il 1998, anno di istituzione della zona, sarà discusso ed approvato nella prossima riunione dell'assise comunale prevista per martedì 29 e mercoledì 30 aprile. La proposta di deliberazione giunge dopo sia un passaggio tecnico tra gli uffici preposti e sia dopo il via libera della 5^ Commissione Consiliare Permanente "dell'Ambiente e della Protezione Civile" nella quale vi è stata ampia discussione sulla necessità di modificare soprattutto i stringenti vincoli e le pesanti multe, sulle quali si basa l'attuale regolamento.
In sostanza la zona P.I.P., quella ricompresa tra via Barletta e via Trani, ha visto la formazione di graduatorie, dopo il 1998, per l'assegnazione dei terreni divisi in tre differenti lotti in base alle caratteristiche ed alle tipologie di attività esercitata. La concessione dei terreni è attualmente condizionata alla realizzazione di un immobile produttivo entro un termine massimo di 5 anni dall'avvenuta stipula del contratto nonché vincolata all'impossibilità di cedere il proprio diritto ad altro beneficiario per la stessa durata. Ma di tutti i terreni a disposizione sono pochi quelli effettivamente divenuti operativi e che regolarmente possono contare su nuove strutture produttive, stante anche il delicato momento economico che ha condizionato non poco la realtà imprenditoriale cittadina e territoriale.
Dei tre lotti vi sono ancora oltre dieci terreni da assegnare e poco meno della metà quelli che hanno realmente realizzato le opere. Tanti imprenditori avrebbero già voluto cedere il proprio lotto, ma l'attuale regolamento è piuttosto macchinoso ed è tarato rispetto ad una realtà produttiva più florida. Le graduatorie regolarmente formate, invece, hanno al loro attivo ancora quasi 200 ditte richiedenti che potrebbero usufruire dei terreni oltre a tutte le zone di Urbanizzazione Secondaria, in prossimità delle rotatorie ed ancora in possesso del Comune di Andria, al quale spetterebbe il compito di realizzare i servizi accessori. Nella proposta di nuovo regolamento vi sarà innanzitutto un nuovo bando per l'assegnazione dei terreni non concessi e delle zone di Urbanizzazione Secondaria, liberalizzate rispetto alle regole attuali.
Vi sarà l'abbattimento del vincolo per la cessione dei terreni precedentemente prevista per i 5 anni e l'annullamento di tutte le salate multe pregresse con l'attivazione di un'unica sanzione del 5% sul valore catastale. Il Comune potrà chiedere la retrocessione od il trasferimento del lotto in caso di inadempimento con un'operazione bonaria. Per i terreni della Zona P.I.P. vi sarà, ovviamente il diritto di proprietà, mentre per quel che riguarda le zone di Urbanizzazione Secondaria (sportelli bancari, posta, scuole, giardini e parchetti) vi sarà il diritto di superficie stipulato in un contratto a 99 anni con l'assegnatario. Rispetto all'attuale regolamento sarà possibile che all'assegnazione concorrano cooperative e consorzi mentre, tutti coloro i quali fanno parte delle vecchie graduatorie, avranno diritto di prelazione sulle aree da assegnare. Per le Urbanizzazioni Secondarie, invece, sarà recuperata una vecchia manifestazione d'interesse avvenuta qualche anno fa e mai utilizzata dall'ente comunale. Già previsti alcuni emendamenti che saranno discussi in Consiglio Comunale per apportare piccole modifiche al nuovo regolamento che nella sostanza non dovrebbe aver problemi ad esser approvato nel tentativo di ridare slancio ad una zona di grande prospettiva rimasta ancorata alle difficoltà economiche di questo lungo periodo di crisi.
In sostanza la zona P.I.P., quella ricompresa tra via Barletta e via Trani, ha visto la formazione di graduatorie, dopo il 1998, per l'assegnazione dei terreni divisi in tre differenti lotti in base alle caratteristiche ed alle tipologie di attività esercitata. La concessione dei terreni è attualmente condizionata alla realizzazione di un immobile produttivo entro un termine massimo di 5 anni dall'avvenuta stipula del contratto nonché vincolata all'impossibilità di cedere il proprio diritto ad altro beneficiario per la stessa durata. Ma di tutti i terreni a disposizione sono pochi quelli effettivamente divenuti operativi e che regolarmente possono contare su nuove strutture produttive, stante anche il delicato momento economico che ha condizionato non poco la realtà imprenditoriale cittadina e territoriale.
Dei tre lotti vi sono ancora oltre dieci terreni da assegnare e poco meno della metà quelli che hanno realmente realizzato le opere. Tanti imprenditori avrebbero già voluto cedere il proprio lotto, ma l'attuale regolamento è piuttosto macchinoso ed è tarato rispetto ad una realtà produttiva più florida. Le graduatorie regolarmente formate, invece, hanno al loro attivo ancora quasi 200 ditte richiedenti che potrebbero usufruire dei terreni oltre a tutte le zone di Urbanizzazione Secondaria, in prossimità delle rotatorie ed ancora in possesso del Comune di Andria, al quale spetterebbe il compito di realizzare i servizi accessori. Nella proposta di nuovo regolamento vi sarà innanzitutto un nuovo bando per l'assegnazione dei terreni non concessi e delle zone di Urbanizzazione Secondaria, liberalizzate rispetto alle regole attuali.
Vi sarà l'abbattimento del vincolo per la cessione dei terreni precedentemente prevista per i 5 anni e l'annullamento di tutte le salate multe pregresse con l'attivazione di un'unica sanzione del 5% sul valore catastale. Il Comune potrà chiedere la retrocessione od il trasferimento del lotto in caso di inadempimento con un'operazione bonaria. Per i terreni della Zona P.I.P. vi sarà, ovviamente il diritto di proprietà, mentre per quel che riguarda le zone di Urbanizzazione Secondaria (sportelli bancari, posta, scuole, giardini e parchetti) vi sarà il diritto di superficie stipulato in un contratto a 99 anni con l'assegnatario. Rispetto all'attuale regolamento sarà possibile che all'assegnazione concorrano cooperative e consorzi mentre, tutti coloro i quali fanno parte delle vecchie graduatorie, avranno diritto di prelazione sulle aree da assegnare. Per le Urbanizzazioni Secondarie, invece, sarà recuperata una vecchia manifestazione d'interesse avvenuta qualche anno fa e mai utilizzata dall'ente comunale. Già previsti alcuni emendamenti che saranno discussi in Consiglio Comunale per apportare piccole modifiche al nuovo regolamento che nella sostanza non dovrebbe aver problemi ad esser approvato nel tentativo di ridare slancio ad una zona di grande prospettiva rimasta ancorata alle difficoltà economiche di questo lungo periodo di crisi.