Cronaca
Bike sharing: arrivano 200 smart gratis per gli studenti andriesi
Solo 35 le bici in funzione tra furti e danneggiamenti delle circa 60 disponibili. La postazione di Santa Maria Vetere è ancora completamente fuori uso
Andria - martedì 24 settembre 2013
14.17
E' una delibera di giunta dello scorso 18 settembre a riportare all'attenzione della città il servizio di bike sharing che, a febbraio prossimo, spegnerà le sue tre candeline. La scadenza del contratto per la gestione del servizio di web hosting, gprs, assicurazione r.c., manutenzione ordinaria e straordinaria delle bici pubbliche, stalli di sosta, colonnine e totem, è stata rinnovata lo scorso 1 settembre sempre con la stessa società che gestisce il servizio sin dalla nascita (Comunicare srl di Rivalta in provincia di Torino) ad un prezzo inferiore del previsto pari a poco più di 3mila euro a partire da settembre per terminare al mese di dicembre 2013.
Questa "economia di spesa" ha permesso di porre a disposizione degli studenti andriesi 200 smart gratis sia per rinnovo tessera che per sottoscrizione di nuova tessera per un risparmio, per i ragazzi, di 15 euro (10 euro di canone annuale con assicurazione e 5 euro di ricarica iniziale). Le smart gratuite sono riservate ai primi 200 studenti che si rivolgeranno all'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) che si occupa del servizio. Sono circa 1000 le smart sottoscritte in questi due anni ma il servizio ha, in effetti, diminuito la sua funzionalità. Molti i danneggiamenti con circa una trentina di bici attualmente utilizzabili sulle 60 disponibili all'inizio. Sono 11 le postazioni rimaste attive con quella di Santa Maria Vetere completamente fuori uso: sono state ripristinate le colonnine ma manca il collegamento in rete con il sistema. Per le bici, oltre ai piccoli atti vandalici, vi sono stati furti veri e propri piuttosto inspiegabili per la natura delle bici stesse.
«Direi che i problemi ci sono - afferma l'Assessore alla Mobilità, Michele Zinni - ma ci possiamo ritenere moderatamente soddisfatti. Con tutti i problemi il servizio è ancora attivo e funziona. Nelle città limitrofe è stato chiuso od ha subito molti più danni. E' nostra intenzione potenziare il servizio e cercare, pur con i limiti di bilancio e burocrazia, di dotare la città di un sistema di piste ciclabili utili a proseguire nella rivoluzione verde che vogliamo». Difatto il Bike Sharing ha avuto, tuttavia, un effetto positivo quantomeno sulla volontà dei cittadini di riscoprire un mezzo quale la bicicletta con tutti i problemi che ne conseguono in questo momento: aumento di furti e mercato florido dei ricambi, aumento di sinistri in cui sono coinvolte le bici e poco spazio per transitare senza pericolo. Ma la bici è l'unico mezzo plausibile da utilizzare per collegare una città mediamente grande che può contare su la stragrande maggioranza di giornate di sole ed un inverno assolutamente mite.
Questa "economia di spesa" ha permesso di porre a disposizione degli studenti andriesi 200 smart gratis sia per rinnovo tessera che per sottoscrizione di nuova tessera per un risparmio, per i ragazzi, di 15 euro (10 euro di canone annuale con assicurazione e 5 euro di ricarica iniziale). Le smart gratuite sono riservate ai primi 200 studenti che si rivolgeranno all'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) che si occupa del servizio. Sono circa 1000 le smart sottoscritte in questi due anni ma il servizio ha, in effetti, diminuito la sua funzionalità. Molti i danneggiamenti con circa una trentina di bici attualmente utilizzabili sulle 60 disponibili all'inizio. Sono 11 le postazioni rimaste attive con quella di Santa Maria Vetere completamente fuori uso: sono state ripristinate le colonnine ma manca il collegamento in rete con il sistema. Per le bici, oltre ai piccoli atti vandalici, vi sono stati furti veri e propri piuttosto inspiegabili per la natura delle bici stesse.
«Direi che i problemi ci sono - afferma l'Assessore alla Mobilità, Michele Zinni - ma ci possiamo ritenere moderatamente soddisfatti. Con tutti i problemi il servizio è ancora attivo e funziona. Nelle città limitrofe è stato chiuso od ha subito molti più danni. E' nostra intenzione potenziare il servizio e cercare, pur con i limiti di bilancio e burocrazia, di dotare la città di un sistema di piste ciclabili utili a proseguire nella rivoluzione verde che vogliamo». Difatto il Bike Sharing ha avuto, tuttavia, un effetto positivo quantomeno sulla volontà dei cittadini di riscoprire un mezzo quale la bicicletta con tutti i problemi che ne conseguono in questo momento: aumento di furti e mercato florido dei ricambi, aumento di sinistri in cui sono coinvolte le bici e poco spazio per transitare senza pericolo. Ma la bici è l'unico mezzo plausibile da utilizzare per collegare una città mediamente grande che può contare su la stragrande maggioranza di giornate di sole ed un inverno assolutamente mite.